La canapa non sarà ancora in grado di far partire le moto russe o di riportare in vita la persona amata (anche se…), ma potrebbe far ricrescere i capelli!
Un recente studio di Gregory Luke Smith analizza la ricrescita dei capelli utilizzando un estratto di canapa arricchito con cannabinoidi: cannabidiolo (CBD), tetraidrocannabivarina (THCV) e cannabidivarina (CBDV). Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Trichology, rivela risultati promettenti nel trattamento dell’alopecia androgenetica (AGA).
Il sistema endocannabinoide e i follicoli piliferi
Il sistema endocannabinoide, un complesso sistema di segnalazione cellulare scoperto negli anni ’90, svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’omeostasi cellulare, regolando le risposte infiammatorie e promuovendo i processi rigenerativi.
Lo studio di Smith si concentra su tre specifici cannabinoidi presenti nell’estratto di canapa – CBD, THCV e CBDV – e sui loro effetti terapeutici unici sulla ricrescita dei capelli attraverso il sistema endocannabinoide.
A differenza degli approcci tradizionali, questi cannabinoidi hanno un metodo d’azione diverso, agendo come antagonisti parziali o completi del CB1 e agonisti del recettore transiente potenziale vanilloide-1 (TRPV1) e del recettore vanilloide-4 (TRPV4), tutti collegati alla funzione del follicolo pilifero.
Metodologia e obiettivo
La serie di casi coinvolge 31 soggetti con alopecia androgenetica (AGA), che hanno utilizzato una formulazione topica di estratto di canapa una volta al giorno per un periodo di 6 mesi. I soggetti, uomini e donne di varie etnie, hanno mostrato un aumento medio del numero di capelli del 246% per gli uomini e del 127% per le donne.
L’obiettivo era determinare se l’applicazione quotidiana di un olio di canapa ad alto contenuto di CBD, THCV e CBDV potesse migliorare la ricrescita dei capelli nelle aree più colpite del cuoio capelluto.
Risultati e conclusioni
I risultati sono piuttosto notevoli. Tutti i soggetti hanno sperimentato un certo livello di ricrescita dei capelli, che va dal 31,25% a un sorprendente 2000%. L’aumento medio è stato statisticamente significativo e non sono stati segnalati effetti avversi.
Inoltre, i soggetti hanno riportato una percezione psicosociale positiva degli effetti della ricrescita dei capelli, dichiarandosi “felici” o “molto felici”. Le analisi indipendenti delle fotografie prima e dopo hanno confermato queste affermazioni, rivelando miglioramenti nella copertura del cuoio capelluto che vanno da “lievi” a “significativi”.
Risultati dello studio sulla ricrescita dei capelli
Lo studio conclude che, sebbene i meccanismi terapeutici esatti non siano del tutto compresi, il THCV e il CBDV funzionano probabilmente come antagonisti neutri del recettore CB1, mentre il CBD agisce come antagonista parziale del recettore CB1, potenzialmente attraverso la via di segnalazione Wnt.
Tutti e tre i cannabinoidi funzionano come agonisti del TRPV1, un altro recettore endocannabinoide. Si ritiene che l’inclusione del mentolo nell’estratto di menta piperita contribuisca al rapido avvio della fase anagen, che favorisce la ricrescita dei capelli.
Implicazioni e prospettive future
Questo studio innovativo apre la strada a ulteriori ricerche sulla sinergia tra l’estratto di canapa e le terapie convenzionali per la ricrescita dei capelli. In particolare, la formulazione topica di canapa ha dimostrato una superiorità rispetto alla finasteride orale e alla schiuma di minoxidil 5% una volta al giorno, dimostrando il suo potenziale come trattamento complementare. La sicurezza e l’efficacia della combinazione di questo estratto di canapa con i farmaci esistenti merita un’ulteriore valutazione.