Studio: i prezzi dell’erba sono più bassi negli stati americani con commercio al dettaglio legale

Ricercatori della University of Waterloo in Ontario, della University of Southern California di Los Angeles, e della RAND Corporation hanno studiato i prezzi e le fonti di erba tra i consumatori americani negli stati con e senza rivenditori di cannabis ricreativa autorizzati.

“I risultati mostrano che i consumatori usano le fonti a cui sono legalmente autorizzati ad accedere, suggerendo che più negozi fisici al dettaglio e servizi di consegna online potrebbero aumentare l’uso delle fonti legali negli stati con leggi sulla cannabis ricreativa”, hanno scritto gli autori dello studio.

Utilizzando i dati dell’International Cannabis Policy Study nel 2019 e 2020, i ricercatori hanno reclutato 9.766 intervistati online statunitensi, di età compresa tra i 16 e i 65 anni, che avevano acquistato fiori secchi di cannabis nell’ultimo anno.

Gli acquisti di cannabis negli stati dove la cannabis è legale e quelli dove non lo è sono stati poi confrontati, nota lo studio pubblicato online all’inizio di questo mese in Cannabis and Cannabinoid Research.

Gli intervistati che vivono negli stati americani che non hanno legalizzato la cannabis per l’uso da parte degli adulti, che hanno legalizzato solo la cannabis medica, o che hanno permesso la cannabis ricreativa ma nessun negozio al dettaglio, hanno tutti pagato un prezzo unitario più alto per l’erba.

Rispetto agli stati con negozi legali di cannabis ricreativa, i prezzi dei fiori erano rispettivamente del 20,5%, 23,6% e 27,4% più alti.

Gli investigatori hanno scoperto che la maggior parte degli intervistati negli stati con negozi di cannabis ricreativa aveva acquistato per l’ultima volta da negozi/dispensari e che la probabilità di acquistare legalmente “aumentava con ogni anno aggiuntivo dopo l’apertura dei negozi”.

I ricercatori “riferiscono che i consumatori che risiedono in stati con un mercato al dettaglio maturo raramente cercano il mercato non regolamentato per ottenere fiori di cannabis”. Gli acquirenti negli stati ricreativi con negozi hanno acquistato circa l’80% dei fiori secchi da fonti legali negli ultimi 12 mesi, nota il rapporto.

In stati come il Colorado, che hanno avuto negozi di cannabis per adulti per quasi un decennio, “i consumatori hanno riferito di aver acquistato quasi il 90% del fiore secco da fonti legali”.

Il prezzo è un fattore chiave nella decisione di acquisto

Un rapporto pubblicato lo scorso novembre ha concluso che il prezzo è la preoccupazione principale quando si tratta di acquistare cannabis.

“Il prezzo è costantemente indicato come un fattore primario nelle decisioni di acquisto”, ha detto Matthew Hollingshead, presidente di Hifyre e direttore dell’innovazione di Fire & Flower. Si aspetta che i prezzi rimangano volatili “mentre i mercati esistenti maturano ed emergono nuovi mercati”.

Nel 2020, l’Ontario Cannabis Store (OCS) ha annunciato che i suoi prezzi online erano più bassi di quelli dei siti illegali di vendita per corrispondenza.

Nel suo rapporto trimestrale di allora, l’OCS ha riferito che il prezzo medio del fiore secco al grammo tra il 1° aprile e il 30 giugno era di 7,05 dollari, tasse incluse. Questo si confronta con una media di 7,98 dollari sui siti illegali di vendita per corrispondenza.

“L’emergere di prodotti più grandi da 28 grammi a prezzi a partire da 4,20 dollari al grammo (tasse incluse) è un altro punto forte di questo trimestre”, ha detto Cheri Mara, direttore commerciale di OCS.

Lo studio conclude che i prezzi della cannabis e il comportamento d’acquisto sono fortemente influenzati dallo status legale della cannabis e dalla presenza di negozi. Tuttavia, ci vogliono diversi anni dopo la legalizzazione della cannabis per uso adulto “perché il mercato legale si affermi, con l’aumento del numero di negozi al dettaglio e la diminuzione dei prezzi”.