Cannabis in Francia

“Sterilizzare i tossicodipendenti”: l’Académie de Pharmacie si dissocia dai commenti di Jean Costentin

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In un comunicato stampa pubblicato il 20 febbraio 2025, l’Académie de Pharmacie si è dissociata dai commenti di uno dei suoi membri, Jean Costentin, che in un articolo pubblicato dal sito Atlantico aveva chiesto una “contraccezione efficace [sui] tossicodipendenti non svezzati”.

Jean Costentin e la cannabis, una vita di disincanto

Jean Costentin non è un illustre sconosciuto per chi segue le notizie sulla cannabis in Francia. Quando non si sfoga sui giornali di estrema destra, sono i suoi colleghi del Centre national de prévention, d’études et de recherches sur les toxicomanies (C.N.P.E.R.T), il guscio vuoto che ospita la parola proibizionista francese e di cui Costentin è presidente, a prendere la parola per diffondere bugie, falsità e sciocchezze sulla cannabis.

In effetti, abbiamo esaminato da vicino alcune delle sue argomentazioni nel 2017 e poi nel 2019, concludendo con una propensione alla drammatizzazione, alla parzialità e alla menzogna.

Mai avaro di buone parole sulle qualità del vino, e probabilmente con l’aiuto dell’età, Jean Costentin è diventato chiaramente più radicale nei suoi ultimi scritti, anche se si appella con forza alle Accademie di Farmacia e Medicina. Oltre a chiedere la sterilizzazione dei tossicodipendenti, la sua ultima eruzione chiedeva di limitare fortemente le risorse finanziarie dei tossicodipendenti, di obbligarli a disintossicarsi in un ambiente aperto o chiuso, a seconda dei risultati, o di imporre un divieto ancora più severo.

Ha concluso il suo intervento attaccando ad hominem coloro che riteneva responsabili del lassismo della tossicologia in Francia e del successo della cannabis in Francia: Daniel Cohn-Bendit, Bernard Kouchner, Amine Benyamina e William Lowenstein.

L’Accademia di Farmacia si dissocia

Nel suo comunicato stampa, l’Académie de Pharmacie prende le distanze da Costentin.

Sottolinea che “uno dei principali progressi nella lotta contro le dipendenze si basa sulla politica di riduzione del danno introdotta negli anni ’80 e segnata, in particolare, dall’introduzione dei trattamenti sostitutivi degli oppiacei, che l’Académie nationale de Pharmacie ha difeso già nel 2009 nel suo rapporto sull’argomento”.

Ha poi aggiunto che la prosa del loro membro non “riflette in alcun modo le opinioni e le posizioni, i valori e il rigore scientifico difesi dalla nostra Accademia”.

Infine, l’Académie condanna gli attacchi personali che chiudono l’articolo e si riserva “il diritto di intraprendere qualsiasi azione necessaria per garantire il rispetto dei suoi valori umanistici e del suo rigore scientifico”.

L’Académie de Médecine non ha ancora reagito.

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