Un’analisi dell’aria nella regione spagnola di Murcia ha rilevato un “aumento significativo” del polline di cannabis negli ultimi anni, indicando che il numero di coltivazioni illecite nella regione è passato da “minore” a un fenomeno più significativo negli ultimi anni.
Secondo i ricercatori dell’Università Politecnica di Cartagena, che da decenni seguono la sostanza per stabilire le concentrazioni e le origini della cannabis nelle città di Cartagena, Murcia e Lorca, un singolo fiore può rilasciare fino a 350.000 grani di polline nell’atmosfera.
Gli scienziati hanno scoperto che solo una piccola quantità di particolato proviene dal Nord Africa, un’importante area di coltivazione della cannabis, mentre la maggior parte della cannabis sembra ora essere prodotta localmente, un fatto supportato dall’aumento del numero di piantagioni illegali smantellate nella regione dal 2017.
“Le concentrazioni registrate nelle tre città della Regione di Murcia sono aumentate proporzionalmente tra il 2017 e il 2020”, suggerisce uno dei ricercatori.
Tra le tre, Lorca e Cartagena si sono distinte, registrando più di 80 grani di polline per metro cubo nell’aria nel 2020, mentre Murcia ha raggiunto un picco di 66. Si tratta di un salto significativo se si considera che tre anni prima le città avevano registrato conteggi compresi tra 19 e 27 grani.
Fortunatamente, i ricercatori hanno concluso che i livelli di polline raccolti finora “non sono abbastanza alti” da causare disagi a chi può soffrire di allergie, “anche se non possiamo ignorare che chi vive molto vicino a una di queste piantagioni potrebbe avere dei sintomi”