Torna alla zona grigia per il business della cannabis light in Italia. La presidente del Senato Maria Casellati ha bloccato la sua legalizzazione in un’inversione dell’ultimo minuto.
Il Parlamento italiano aveva dato il via libera alla legalizzazione della cannabis light in Italia approvando un emendamento al bilancio 2020 alla fine della settimana scorsa. Ieri, nella commissione di adozione del bilancio, il presidente del Senato ha infine dichiarato l’emendamento “inammissibile” per motivi tecnici, una decisione senza appello.
Il leader della Lega ed ex ministro dell’Interno Matteo Salvini ha applaudito la decisione del presidente del Senato, un membro del partito di centro-destra Forza Italia, alleato della Lega di Salvini, che “ha evitato la vergogna di avere uno stato che spaccia droga”.
“Questo emendamento non riguarda le droghe, ma gli agricoltori. Piccole imprese che impiegano 12.000 persone. Applaudire questa sconfitta per 12.000 famiglie è uno schiaffo all’agricoltura italiana”, ha detto Matteo Mantero, senatore del M5S e autore dell’emendamento.
Matteo Mantero ha accusato la presidente del Senato di aver preso questa decisione sulla base delle sue “influenze politiche”, ma lei ha risposto che si trattava di una decisione “puramente tecnica”.
“Se pensa che questa misura sia così importante per la maggioranza, allora proponga una legge”, ha detto Maria Casellati ai membri del Movimento Cinque Stelle (M5S), che governa in coalizione con il Partito Democratico (PD) di centro-sinistra.
“Ho chiesto al presidente Casellati di programmare una legge sulla canapa industriale nella prima sessione utile”, ha detto il senatore Matteo Mantero. “Spero a gennaio”
Lo scorso maggio la Corte di Cassazione italiana ha più o meno permesso la vendita di cannabis light, dando ai giudici la discrezione di tenere conto dell'”effetto stupefacente” dei prodotti venduti quando prendono decisioni. Dato che il CBD non produce un effetto psicotropo, la zona grigia è stata mantenuta. L’attuale disegno di legge intendeva chiarire questa decisione permettendo la vendita di fiori di canapa fino allo 0,5% di THC.
La produzione di cannabis in Italia è aumentata da 400 ettari nel 2013 a 4.000 ettari l’anno scorso. L’Italia ha ora circa 2.000 negozi di cannabis light e 1.500 nuove aziende di lavorazione e distribuzione, che danno lavoro a 10.000 persone e generano 150 milioni di vendite nel 2018.
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