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RAW vince una causa da 8,7 milioni di dollari per concorrenza sleale

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HBI Innovations, la società madre della carta da rollare Raw cannabis, ha ottenuto 8,7 milioni di dollari di danni in una causa per violazione del copyright relativa al design e alla somiglianza del confezionamento delle sue carte da rollare.

La causa contro AIMS Group e le sue filiali

Il contenzioso nasce dall’accusa che AIMS Group USA Corp. e le sue controllate, tra cui Florida One Wholesale e Brocone Organic Private, abbiano copiato il design distintivo del confezionamento di Raw e il linguaggio del prodotto. Secondo la sentenza del giudice Brenda Weksler della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto del Nevada, i prodotti incriminati sono stati venduti con il marchio “Brocone” e fabbricati in India.

HBI Innovations ha sostenuto che queste violazioni hanno fuorviato i consumatori, danneggiando la fiducia e la reputazione che Raw si era guadagnata negli anni.

Josh Kesselman, fondatore di HBI Innovations, ha espresso il suo impegno a preservare l’autenticità del marchio, affermando: “Abbiamo dedicato la nostra vita a realizzare i migliori prodotti da rollare del pianeta. I nostri clienti sono la nostra famiglia. Che si tratti di una contraffazione o di un sosia, dobbiamo proteggere la nostra famiglia da questo tipo di inganno”

Brocone e Crudo affiancati

Risultati finanziari e legali

Il tribunale ha condannato il Gruppo AIMS e le sue controllate a pagare:

  • Oltre 3 milioni di dollari di profitti attribuibili alla violazione
  • oltre 5,6 milioni di dollari di danni legali
  • 10.000 dollari di spese legali per AIMS, Florida One Wholesale e Brocone Organic Private

La battaglia legale è durata due anni e ha coinvolto molte parti. In particolare, HBI Innovations aveva già raggiunto un accordo confidenziale nel settembre 2023 con NEPA Wholesale, il principale distributore statunitense dei prodotti Brocone.

La sentenza serve anche da monito ad altre aziende che tentano di imitare marchi affermati. Ritenendo AIMS Group responsabile, il tribunale ha inviato un chiaro messaggio: le violazioni della proprietà intellettuale non saranno tollerate, soprattutto quando sono finalizzate a ingannare i consumatori.

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