Cannabis negli Stati Uniti

Prima fase dell’udienza della DEA sulla riclassificazione della cannabis

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Il primo passo nello storico sforzo degli Stati Uniti per riclassificare la cannabis ha avuto luogo ufficialmente ieri, aprendo la strada a quello che promette di essere un processo vivace e appassionato.

Sebbene questa prima sessione, tenutasi presso la sede della Drug Enforcement Administration (DEA) a Springfield, avesse solo lo scopo di fissare i programmi di tutti per le prossime udienze, si stanno già alzando le dita.

Alcuni avvocati favorevoli alla rivalutazione, tra cui Matt Zorn, che rappresenta il Connecticut Office of the Cannabis Ombudsman, hanno sollevato punti di disaccordo che hanno già acceso il dibattito sulla rivalutazione.

La settimana scorsa, Business of Cannabis ha riferito che una mozione di 57 pagine che chiedeva che la DEA fosse rimossa dal processo di regolamentazione e sostituita dal Dipartimento di Giustizia, a causa dei timori di parzialità, era stata respinta dal giudice amministrativo (ALJ) John Mulrooney.

Zorn ha sollevato queste preoccupazioni durante l’udienza, criticando la classificazione della DEA come “sostenitrice” del cambiamento, quando la sua reale posizione sulle proposte non è chiara.

Ha inoltre accusato la DEA di aver nascosto le prove prima dell’udienza, vedendo un gioviale giudice Mulrooney ordinare all’amministrazione di presentare i propri reperti entro il 13 dicembre, in vista di una presentazione di prove più ampia il 3 gennaio.

Il giudice ha anche affrontato le accuse contenute nella mozione, ora respinta, secondo cui la DEA avrebbe avuto discussioni illegali con il gruppo anti-cannabis Smart Approaches to Marijuana (SAM), che testimonierà l’anno prossimo, spiegando che sarebbe virtualmente impossibile provare tali affermazioni.

Gli avvocati hanno anche chiesto di controinterrogare il governo, ma sono stati categoricamente respinti, poiché il controinterrogatorio è consentito solo tra i partecipanti a un procedimento programmato.

Inoltre, il giudice Mulrooney ha ribadito la sua neutralità affermando che l’udienza non verteva sul fatto che (la cannabis) sia buona o cattiva, ma piuttosto sul suo potenziale di dipendenza e danno.

Ha poi riconosciuto l’importanza di ascoltare i commenti del pubblico, ricordando i 42.000 commenti presentati, ma ha detto che non era pratico considerarli tutti singolarmente e ha chiesto una sintesi.

Per quanto riguarda i prossimi passi, il giudice ha sottolineato la sua ambizione di portare avanti il processo in tempi brevi e ha fissato le seguenti date per le sessioni successive:

  • Audizioni di merito con i testimoni: previste per la metà di gennaio 2025
  • Scadenza per l’elenco degli esposti della DEA: 13 dicembre
  • Scadenza per la presentazione delle prove da parte dei partecipanti: 3 gennaio
  • Conferma della disponibilità dei testimoni: scadenza fine anno

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