Per quanto riguarda il plasma sanguigno, la domanda è insaziabile e l’offerta è chiaramente insufficiente. Si registra una carenza di circa 100 milioni di litri di plasma all’anno.
Nella Repubblica Ceca è nata un’iniziativa rivoluzionaria, nota come progetto Plasma for People. Fondata nel 2019, questa start-up biomedica mira a introdurre un sostituto organico del plasma sanguigno, sfruttando il potenziale dell’edestina, una proteina derivata dai semi di canapa.
Questo approccio innovativo non solo promette un’alternativa economicamente vantaggiosa, ma affronta anche le criticità associate alla raccolta, alla conservazione e alla distribuzione del plasma naturale.
La soluzione dei semi di canapa per il bioplasma ematico
La chiave di volta del progetto Plasma for People risiede nell’uso dell’edestina, una proteina presente nei semi di canapa. L’idea nasce da una ricerca approfondita di scienziati cechi sulle varie applicazioni della pianta di canapa.
Pavel Kubů, responsabile dello sviluppo medico del progetto, rivela che l’edestina è stata identificata come una potenziale fonte per sostituire l’albumina, la principale proteina del sangue, in quanto l’edestina e l’albumina sono sorprendentemente simili. Rispetto ad altre proteine testate in passato, l’edestina è unica nel suo genere, in quanto può sostenere le funzioni rigenerative del corpo umano. Per esempio, negli anni ’50 è stata utilizzata in Cecoslovacchia per trattare la tubercolosi, in varie forme, prima dell’avvento dei farmaci antitubercolari e della vaccinazione.
La soluzione di edestina non può sostituire completamente il plasma; contiene circa il 98% dei suoi componenti. Ma se il plasma viene utilizzato per stabilizzare i pazienti dopo un intervento chirurgico o per ricostituire il volume del sangue in condizioni traumatiche come espansore, il bioplasma può diventare un sostituto.
Il plasma sanguigno artificiale a base di edestina presenta molti vantaggi rispetto alla sua controparte tradizionale. Kubů sottolinea la sua resistenza alla contaminazione da malattie prioniche, HIV o virus dell’epatite.
Inoltre, questo sostituto può essere somministrato ai pazienti che, per motivi religiosi o etici, rifiutano il plasma del donatore. Il plasma biologico ha anche una durata di conservazione più lunga e non richiede il congelamento, semplificando le sfide logistiche associate alla conservazione del plasma tradizionale.
Logisticamente conveniente e semplice
Una delle principali sfide che l’industria del plasma sanguigno deve affrontare è il costo elevato associato alla raccolta e alla conservazione. Il plasma sanguigno artificiale a base di edestina proposto dal progetto Plasma for People offre un’alternativa economicamente vantaggiosa. Secondo Kubů, questo sostituto può essere prodotto a un costo dieci volte inferiore rispetto ai metodi tradizionali, oltre a consumare pochi semi di canapa, circa 1 chilo per ogni 2 litri di plasma sanguigno.
La soluzione organica di plasma non richiede particolari condizioni di conservazione, in quanto può essere trasportata come polvere inerte e sottovuoto. Questa caratteristica la rende particolarmente vantaggiosa in situazioni di emergenza, come i disastri di massa.
Il progetto è ora entrato nella fase di finanziamento. “Attualmente stiamo cercando finanziamenti per la prossima fase di test clinici e per il processo di preparazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio, che richiede molti più fondi”, spiega Kubů al giornale ceco e15.cz. E aggiunge: “Stiamo anche cercando di mettere in piedi l’infrastruttura per produrre edestina, non solo in qualità medicinale, cosa che possiamo già fare, ma anche in modo che la nostra produzione possa avere una maggiore capacità produttiva”
“Abbiamo investito 1,5 milioni di euro e abbiamo davanti a noi circa un anno e mezzo da dedicare allo studio clinico, che costerà circa 4 milioni di euro. Per quanto ne sappiamo, non esistono ricerche simili in tutto il mondo”, afferma Miroslav Mašata, direttore di Plasma For People.
La società ha trovato un investitore in Germania che possiede un brevetto per l’estrazione dell’edestina e uno studio preclinico. Plasma for People punta al mercato del plasma sanguigno e delle soluzioni endovenose, con un mercato stimato in 3 miliardi di litri all’anno. Inoltre, sta pianificando ulteriori ricerche su altre patologie.
“La medicina, ad esempio, classifica già il morbo di Alzheimer come una malattia proteinopatica, e la futura ricerca sull’edestina potrebbe andare in questa direzione. Ci troviamo di fronte al compito di curare una società che avrà una grande percentuale di anziani e dovremo garantire una qualità di vita a lungo termine”, aggiunge