L’Agenzia marocchina per la regolamentazione delle attività sulla cannabis (ANRAC) ha concesso nuove licenze alle aziende che desiderano svolgere attività legali legate alla cannabis, secondo il sito di notizie online marocchino Hespress.
50 nuove licenze sono state concesse a più di 20 operatori del settore, ha dichiarato al sito marocchino una fonte che ha voluto mantenere l’anonimato, sottolineando che una recente riunione del comitato consultivo incaricato di studiare le richieste di licenza ha permesso l’autorizzazione.
Tra la ventina di operatori che hanno ricevuto la licenza ci sono due cooperative responsabili della lavorazione del prodotto, della commercializzazione e dell’esportazione.
La fonte ha anche detto che in totale più di un centinaio di licenze sono state date dallo stesso organismo e che per circa 35 operatori che saranno responsabili della commercializzazione in Marocco e all’estero dei prodotti di cannabis. A ottobre 2022, sono state rilasciate solo 10 licenze.
Come si ricorda, l’Agenzia nazionale per la regolamentazione delle attività legate alla cannabis è l’organo di governo e di controllo che assicura la corretta attuazione della Legge n. 13.21 sugli usi legali della cannabis in Marocco.
La legge prevede la concessione di licenze per nove attività, quella della produzione e dell’agricoltura svolta dall’agricoltore nativo della regione e a contatto con la terra, proveniente da una delle tre regioni codificate e cioè Chefchaouen, Taounate e Al Hoceima.
La seconda attività riguarda la produzione e lo sfruttamento di piantine, l’importazione di semi e piantine o l’esportazione di queste ultime, attività svolte da privati e non da aziende. Le restanti attività sono svolte da aziende, in particolare quelle relative alla lavorazione, al trasporto, alla commercializzazione e all’esportazione di cannabis e all’importazione di prodotti a base di cannabis.
L’ANRAC dovrebbe lanciare questa settimana il suo sito web, che consentirà di presentare le domande di licenza senza doversi recare sul posto.