Cannabis in Europa

L’EFSA sospende la valutazione del CBD come nuovo alimento

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L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sta sospendendo la valutazione del CBD come nuovo alimento “a causa della mancanza di dati e delle incertezze sui potenziali pericoli”.

A seguito della classificazione del CBD come Novel Food da parte della Commissione Europea nel 2019, che gli Stati membri sono liberi di seguire o meno, l’EFSA è stata incaricata di dare il bollino “Novel Food” agli estratti di CBD delle aziende che lo richiedono.

L’EFSA ha ricevuto finora 19 richieste di registrazione di estratti di CBD come nuovi alimenti, cinque delle quali sono state recentemente convalidate dalla Commissione europea, una fase precedente all’esame dell’EFSA.

A febbraio di quest’anno, l’EFSA avrebbe dovuto emettere il proprio parere scientifico “entro nove mesi dalla data di ricevimento, tenendo tuttavia presente che sono possibili proroghe in caso di richiesta di ulteriori dati”.

Ecco cosa è successo. Il professor Dominique Turck, presidente del gruppo di esperti Novel Foods and Food Allergens (NFA), afferma: “Abbiamo identificato diversi pericoli associati al consumo di CBD e abbiamo stabilito che le numerose lacune di dati su questi effetti sulla salute devono essere colmate prima che queste valutazioni possano andare avanti. È importante sottolineare in questa fase che non abbiamo concluso che il CBD non sia sicuro come alimento”

Pertanto, secondo l’EFSA, non ci sono dati sufficienti sugli effetti del CBD sul fegato, sul tratto gastrointestinale, sul sistema endocrino, sul sistema nervoso e sul benessere psicologico degli individui.

Le aziende che hanno presentato dossier Novel Food per i loro estratti di CBD dovranno quindi fornire ulteriori prove di sicurezza prima che l’EFSA prenda in esame i loro dossier.

Ana Afonso, responsabile del settore Nutrizione e innovazione alimentare dell’EFSA, ha dichiarato: “Non è insolito interrompere la valutazione di un nuovo alimento quando mancano informazioni. L’onere di colmare le lacune dei dati spetta ai richiedenti. Ci impegniamo con loro per spiegare come sia possibile fornire informazioni aggiuntive per aiutare a risolvere le incertezze”

Non sono stati annunciati tempi per la ripresa delle convalide dei Novel Food, ma è probabile che ci vogliano ancora alcuni anni.

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