Cannabis negli Stati Uniti

Le donne rappresentano il 61% dei coltivatori a domicilio negli Stati Uniti

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Un nuovo sondaggio condotto da Stripe Theory per conto di I Love Growing Marijuana (ILGM), una banca di semi di cannabis e una risorsa educativa con sede negli Stati Uniti, evidenzia la crescente tendenza alla coltivazione domestica della cannabis, in particolare tra le donne.

Secondo l’indagine, le donne rappresentano il 61% dei coltivatori di cannabis a domicilio negli Stati Uniti, sfidando gli stereotipi a lungo sostenuti su chi coltiva la cannabis e perché.

Empowerment attraverso la coltivazione domestica

Il sondaggio rivela che il 66% dei coltivatori di cannabis si sente ora a proprio agio nel coltivare apertamente, segnando un cambiamento nella percezione pubblica. Questa trasformazione è guidata dall’idea che la coltivazione domestica va oltre la produzione di cannabis: è un atto di responsabilizzazione. Infatti, il 57% degli intervistati riconosce che la coltivazione di cannabis consente di assumere il controllo della propria salute e del proprio benessere.

Inoltre, il 38% degli intervistati ha indicato che imparare a coltivare la cannabis favorisce un senso di autosufficienza e controllo. Questa sensazione riflette il fascino più ampio della coltivazione domestica come modo per diventare meno dipendenti da fonti esterne per la cannabis, garantendo al contempo la qualità e la selezione delle varietà. Come ha osservato un intervistato, “è stimolante vedere persone di ogni estrazione sociale che abbracciano la coltivazione domestica”.

Una pratica terapeutica per molti

Al di là dei suoi benefici pratici, il 41% degli intervistati ha descritto la coltivazione della cannabis in casa come un’attività che allevia lo stress, rendendola una forma di cura di sé. Per molti, la coltivazione della cannabis non riguarda solo il prodotto finale, ma anche il processo meditativo coinvolto nella cura di una pianta. Questo aspetto terapeutico trasforma quello che potrebbe essere solo un hobby in un’importante pratica di benessere.

Secondo l’indagine, il 35% dei coltivatori coltiva la cannabis a casa, in particolare per mantenere il controllo sulla selezione della varietà e sulla qualità del prodotto. Questo livello di personalizzazione è particolarmente interessante per chi fa uso di cannabis per scopi medici o terapeutici.

Un dato importante dell’indagine è la crescente percezione che la coltivazione della cannabis sia accessibile a tutti. ha citato l’idea errata che la coltivazione della cannabis sia troppo complicata come principale barriera per i nuovi coltivatori. Tuttavia, l’accessibilità delle risorse educative e il sostegno della comunità hanno reso più facile che mai per i principianti iniziare a coltivare.

Ernst Rustenhoven, CEO di ILGM, ha sottolineato il ruolo di queste risorse nel rimuovere le barriere:

“La pratica di coltivare la propria cannabis permette alle persone di smantellare stereotipi obsoleti, aumentare la propria autonomia, prendere il controllo della propria salute e costruire una comunità con persone che la pensano allo stesso modo”

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