Come annunciato dal Ministro della Salute, e in seguito alla valutazione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Droghe francese, l’esaidrocannabinolo (HHC) e due suoi derivati, l’HHC-acetato (HHCO) e l’esaidrossicannabiforo (HHCP), saranno inclusi nell’elenco delle sostanze stupefacenti a partire da martedì 13 giugno 2023.
La loro produzione, commercializzazione e consumo saranno quindi vietati alla stessa data in Francia, unendosi ai molti Paesi europei che già la vietano.
HHC, HHCO, HHCP: di cosa stiamo parlando?
L’HHC si ottiene mediante un processo chimico di idrogenazione del CBD. La molecola sintetica, che esiste in dosi molto basse e solo nei semi in natura, si dice che produca effetti psicotropi simili a quelli sperimentati quando si consuma il THC. Venduto in particolare su Internet e nei negozi di CBD, l’HHC si presenta sotto forma di estratto simile a un distillato che può essere inserito in oli, resine, vapes o derivati alimentari, oppure spruzzato sui fiori di canapa. La concentrazione di HHC nei prodotti venduti sul mercato varia e può raggiungere il 99%, a seconda della forma e del marchio.
Secondo l’ANSM, il monitoraggio della rete nazionale di tossicodipendenza indica che il consumo di HHC è attualmente in aumento in Francia, a volte all’insaputa dei consumatori che pensano di assumere un altro prodotto, come il CBD.
Secondo quanto riportato da varie fonti, l’HHC ha conquistato una quota significativa del fatturato dei negozi di CBD e delle vendite online, dimostrando l’attrattiva di un prodotto venduto “legalmente”. I produttori attaccheranno questa classificazione come hanno fatto con il CBD? Maggiori informazioni nella prossima puntata.