La sinistra portoghese presenta un nuovo piano per legalizzare la cannabis

Il Bloco de Esquerda, il partito socialista democratico di sinistra del Portogallo, ha presentato la scorsa settimana all’Assemblea un nuovo disegno di legge che propone la legalizzazione della cannabis per uso personale.

La proposta prevede che lo Stato regoli la creazione di stabilimenti commerciali, la vendita di cannabis online e la coltivazione domestica di un massimo di cinque piante per persona.

Le nuove proposte

Questa nuova proposta di legge è diversa dai precedenti tentativi di legalizzazione. In effetti, il Blocco di Sinistra ha abbandonato un articolo che proponeva il divieto di prodotti commestibili e bevande contenenti cannabis.

la “vendita di cannabis arricchita con aromi, sapori o additivi” rimarrebbe vietata, così come la vendita di cannabis sintetica. Lo Stato avrebbe anche la possibilità di limitare i livelli di THC.

“Lo Stato deve regolamentare l’intero circuito di coltivazione, produzione e distribuzione, potendo determinare un limite massimo di THC, così come il prezzo al consumo, per combattere il traffico e il mercato illegale”, si legge nella bozza.

La proposta suggerisce anche che “la vendita al dettaglio di piante, sostanze o preparati di cannabis destinati al consumo personale senza prescrizione medica e a condizione che siano destinati a scopi diversi da quelli medici, è soggetta ad autorizzazione da parte della Direzione Generale per le Attività Economiche”.

Pedro Filipe Soares, deputato del Blocco di Sinistra, ha sottolineato che la legalizzazione è un modo per “combattere il mercato nero”, le “sostanze manipolate” e il “consumo disinformato”.

Egli sostiene inoltre che il Portogallo dovrebbe accompagnare i Paesi che hanno già legalizzato la cannabis per uso personale, come Malta, e quelli che ne stanno discutendo, come la Germania, dove la legalizzazione della cannabis è uno dei punti chiave dell’accordo di coalizione stilato tra SPD e Verdi.

Nell’introduzione al nuovo progetto, il Blocco di Sinistra sottolinea che “la politica proibizionista non è una soluzione, anzi è parte integrante del problema e ne favorisce l’aggravamento, proteggendo il traffico clandestino e mettendo in pericolo la salute pubblica”.

Negozi specializzati e sementi in azienda

Nel memorandum esplicativo del documento si sottolinea che “legalizzare la cannabis per uso personale – più comunemente noto come uso ricreativo – serve a combattere le reti di traffico e a contrastare le reti della criminalità organizzata che spesso sono finanziate dal traffico di sostanze come la cannabis”

Gli stabilimenti che vendono cannabis devono avere, “esclusivamente come attività, la vendita di piante, sostanze o preparati di cannabis”, con l’eccezione degli “stabilimenti commerciali la cui attività principale è la vendita di attrezzature, macchinari e piante agricole o simili, dove è consentito il commercio di semi di cannabis“.

Il precedente progetto del Blocco di Sinistra era stato presentato circa un anno fa, ma è scaduto con il cambio di governo.