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La presidenza Trump potrebbe aumentare il consumo di cannabis, secondo la metà dei consumatori statunitensi

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Trump e l'aumento del consumo di cannabis
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Con l’aggravarsi dell’incertezza politica ed economica durante il secondo mandato del presidente Donald Trump, una percentuale significativa di consumatori americani di cannabis dichiara di rivolgersi alla cannabis per trovare sollievo – e lo fa più spesso di prima.

Secondo un nuovo sondaggio nazionale condotto da The Harris Poll per conto di Royal Queen Seeds, il 50% dei consumatori di cannabis negli Stati Uniti prevede di aumentare il proprio uso sotto l’attuale amministrazione. Tra le giovani donne adulte di età compresa tra i 21 e i 34 anni, questa percentuale sale al 59%

Il sondaggio, che ha interpellato più di 2.000 adulti, tra cui 782 consumatori di cannabis dichiarati, arriva dopo un inizio turbolento del mandato di Trump, segnato da instabilità economica e da un’importante revisione delle agenzie federali.

Questi risultati sono in linea con precedenti ricerche che suggeriscono che i consumatori di cannabis stanno sperimentando livelli di stress più alti della media dopo la rielezione di Trump. Infatti, un sondaggio di febbraio citato nello stesso rapporto ha rilevato che quasi il 70% dei consumatori prevede di mantenere o aumentare la propria spesa in cannabis nel 2025 rispetto al 2024.

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Un interesse crescente per la coltivazione domestica

L’Harris Poll ha anche esaminato come i consumatori si sentono riguardo al mercato legale della cannabis, e i risultati suggeriscono una notevole mancanza di fiducia. La maggioranza degli americani – il 54% – ritiene che la cannabis acquistata in negozio possa contenere pesticidi, mentre il 62% dei consumatori di cannabis si dice preoccupato di non sapere esattamente cosa c’è nei prodotti che acquista dai dispensari.

Questo crescente scetticismo sta suscitando un rinnovato interesse per la coltivazione domestica. Secondo il sondaggio, il 32% dei consumatori che hanno seguito le notizie sulla cannabis sta considerando di coltivare le proprie piante. Sicurezza, trasparenza e costi sono i principali fattori motivanti.

“Stiamo assistendo a un’ondata di sostegno per la coltivazione domestica in tutte le fasce demografiche, guidata non solo dai costi, ma anche dalla fiducia”, ha dichiarato Shai Ramsahai, presidente di Royal Queen Seeds. “La gente vuole sapere cosa sta mettendo nel proprio corpo. Per molti, la cultura della cannabis è sinonimo di benessere, autonomia e trasparenza”

Già il 15% dei consumatori di cannabis dichiara di coltivare le proprie piante, con un aumento di quattro punti rispetto al 2024. Inoltre, il 76% ritiene che coltivare le proprie piante faccia risparmiare denaro, mentre il 62% afferma di preferire la coltivazione in casa all’acquisto nei negozi al dettaglio.

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Nonostante questo entusiasmo, persistono le preoccupazioni per i rischi legali. Anche negli Stati in cui la coltivazione domestica è legale, il 58% dei consumatori rimane preoccupato per le potenziali implicazioni legali. Questa esitazione riflette una tensione più ampia nel panorama della cannabis negli Stati Uniti, dove le leggi statali spesso si scontrano con la proibizione federale.

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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