L’Assemblea della Polinesia Francese ha recentemente votato per abrogare la legge del 5 gennaio 2023, che intendeva aprire la strada alla legalizzazione della cannabis medica. La decisione, motivata dalla complessità dell’attuazione della legge originaria, ha suscitato un dibattito tra le varie correnti politiche dell’arcipelago. Tuttavia, dovrebbe aprire la strada a un nuovo quadro più razionale ed efficace per la cannabis medica nella regione.
Abroger per una migliore legalizzazione
Gioco politico o reale necessità? In ogni caso, la sessione dell’assemblea si è concentrata sull’abrogazione della legge del 5 gennaio 2023, che ha dato il via alla legalizzazione dell’uso medico della cannabis in Polinesia, ma che è stata ritenuta troppo complessa per essere attuata in tempo. Ha richiesto numerose delibere e decreti. Inoltre, l’assenza di regolamenti attuativi nella legge iniziale ha fatto sì che essa decadesse un anno dopo la sua approvazione, da cui l’abrogazione.
La TNTV ha riferito che l’abrogazione è stata una questione controversa, con la maggioranza Tavini e A’Here ia Porinetia che hanno votato contro la legge descritta come una “fabbrica di gas” da Moetai Brotherson. Le complicazioni della legge originale sono state riconosciute dai rappresentanti non affiliati, tra cui Nicole Sanquer, che ha sottolineato l’importanza di depoliticizzare il processo.
Pur esprimendo scetticismo sulle motivazioni del governo, la signora Sanquer ha votato a favore dell’abrogazione, sottolineando l’urgente necessità di affrontare la realtà dell’uso terapeutico della cannabis nel Paese. Ha sottolineato la necessità di un approccio più efficace e mirato, facendo eco alla sensazione che il precedente tentativo sia stato più una strategia elettorale che una governance pratica.
Cannabis terapeutica e canapa
Il governo di Moetai Brotherson dovrà ora redigere una nuova legislazione che semplifichi il processo di eleggibilità, includa i praticanti tradizionali tra coloro che sono autorizzati a distribuire cannabis medica e permetta l’importazione di farmaci a base di cannabis. Il Ministro della Sanità, Cedric Mercadal, ha assicurato che la nuova bozza di testo sarà presentata entro la fine di dicembre, con una presentazione all’Assemblea prevista per gennaio.
Il governo deve anche legiferare sulla creazione di un’industria della canapa, una sfida aggravata dagli studi in corso da parte dell’Institut Louis Malardé sull’identificazione delle varietà locali di cannabis. Il futuro testo sulla canapa potrebbe essere allineato alla Francia metropolitana e alla sua soglia massima di THC per le piante e i prodotti da esse derivati, ovvero meno dello 0,3% di THC.
Questa mossa strategica è volta a facilitare l’attuazione e a rispondere alle preoccupazioni sull’uso non regolamentato dei prodotti a base di cannabis. Le associazioni locali stanno comunque spingendo per l’1% di THC nella pianta, in virtù del clima altamente favorevole alla crescita dei cannabinoidi nella canapa.
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