La legalizzazione della cannabis a scopo terapeutico è sostenuta dalla maggioranza dei filippini, secondo un recente studio del think-tank indipendente Capstone-Intel Corp.
Il sondaggio, condotto tra l’1 e il 10 agosto, ha rilevato che il 63% dei 1.205 intervistati è favorevole alla legalizzazione della cannabis per scopi medici, a condizione che i suoi sostenitori “conducano più ricerche [e] stabiliscano linee guida rigorose per l’accesso e il controllo del dosaggio”. Gli intervistati hanno anche sottolineato la necessità di una maggiore consapevolezza ed educazione sulla cannabis medica.
Il restante 37% è contrario alla legalizzazione, riporta il Manila Times.
Il sondaggio ha anche rilevato che il 38% degli intervistati concorda sul fatto che la legalizzazione della cannabis medica potrebbe offrire una soluzione valida ai pazienti che non hanno trovato un trattamento efficace con la medicina convenzionale. D’altra parte, il 29% non era né d’accordo né in disaccordo con questa affermazione, mentre il 24% era d’accordo sul fatto che la legalizzazione della cannabis per scopi medici potrebbe portare sollievo a questi pazienti.
Il sondaggio ha anche mostrato che il 49% degli intervistati ha chiesto ulteriori ricerche e studi sui potenziali benefici e svantaggi dell’uso della cannabis per scopi medici.
Secondo il sondaggio, il 55% degli intervistati si è detto “fortemente d’accordo” con la legalizzazione della cannabis medica per garantirne la qualità, la sicurezza e il corretto controllo del dosaggio. Il 30% degli intervistati si è detto “d’accordo” con questa affermazione.
La legalizzazione della cannabis terapeutica non è ancora un fatto compiuto nelle Filippine, anche se due disegni di legge la propongono, su iniziativa della deputata Gloria Macapagal Arroyo e del senatore Robin Padilla, che ne sono i principali sostenitori.
La signora Arroyo ha unito le forze con l’ex presidente della Camera dei Rappresentanti Pantaleon Alvarez per sostenere la legalizzazione della cannabis per scopi medici, introducendo il disegno di legge 7817.
Padilla, nel frattempo, sostiene il Senate Bill 230 (Medical Cannabis Compassionate Access Act), nel quale cita Israele come un buon esempio di uso della cannabis a scopo medico grazie alle sue rigide regole e normative. Il progetto è in cantiere dal 2019.