Cannabis in Ucraina

La legalizzazione della cannabis terapeutica in Ucraina ritardata dai partiti di opposizione

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Il progetto di legalizzare la cannabis per uso medico in Ucraina si è scontrato con un ostacolo importante: i partiti di opposizione. Nonostante lo schiacciante sostegno del Presidente Volodymyr Zelensky e del popolo ucraino, sono stati presentati centinaia di emendamenti che hanno bloccato i progressi della legge.

Impasse legislativa

La Verkhovna Rada, l’assemblea legislativa unicamerale dell’Ucraina, era sul punto di votare una storica proposta di riforma della cannabis medica. Tuttavia, i progressi sulla legge sono stati ostacolati da una raffica di emendamenti, descritti dalla deputata Olga Stefanyshina come un tentativo deliberato di “esaurire” il processo legislativo. Secondo la Stefanyshina, i membri dell’Unione Ucraina “Patria” sono responsabili della presentazione di oltre 800 emendamenti, con l’intenzione di prolungare i dibattiti e impedire l’adozione della legge.

La Stefanyshina ha deplorato l’insensatezza della situazione, sottolineando che le revisioni proposte sono “spam” e prive di sostanza. La proposta di legge, che mira a creare un programma nazionale di cannabis medica per dare sollievo ai pazienti affetti da malattie come il cancro e il disturbo da stress post-traumatico, ha ricevuto il sostegno non solo dei legislatori, ma anche del Presidente Zelensky. La percezione dell’urgenza di approvare questa riforma è sottolineata dal violento conflitto in corso in Ucraina, che rafforza l’argomento della necessità di trattamenti alternativi per le persone che soffrono di traumi da guerra.

Il Presidente Zelensky ha sostenuto la legalizzazione della cannabis medica in linea con le pratiche internazionali. In un discorso al parlamento a giugno, ha sottolineato la necessità di adottare le “migliori pratiche globali” e di legalizzare in modo equo i medicinali a base di cannabis. Zelensky spiega il suo sostegno con la convinzione che questi farmaci possano alleviare il dolore, lo stress e i traumi subiti dagli ucraini, in particolare quelli che soffrono di disturbi legati alla guerra.

Sebbene abbia superato la prima lettura a luglio e sia stata approvata dalla commissione nazionale per la salute, l’assistenza medica e l’assicurazione sanitaria a ottobre, la lettura finale del disegno di legge è stata quindi rinviata a tempo indeterminato.

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