Mentre la PLFSS 2024 sarà presentata al parlamento in autunno, sono in corso i negoziati per stabilire quali temi includere nel bilancio della previdenza sociale del prossimo anno, compresa la cannabis medica.
La presenza di un budget dedicato all’uso diffuso della cannabis medica nel PLFSS ne garantirebbe la continuità, mentre la sua assenza, pur non firmando la sua condanna a morte, complicherebbe notevolmente l’arrivo della cannabis medica in Francia.
Altri ostacoli da superare
Da tutte le persone che abbiamo contattato, che desiderano rimanere anonime, tuttavia, la sua inclusione non è evidente, nonostante i risultati molto positivi dei vari rapporti sull’esperimento.
Tra gli ostacoli sollevati c’è la posizione del Ministro degli Interni, la cui battaglia contro le droghe va oltre le questioni terapeutiche e di benessere che riguardano i prodotti a base di cannabis e canapa.
Ad aggiungere complessità alla situazione, la Missione Interministeriale per la Lotta contro le Droghe e i Comportamenti di Dipendenza (MILDECA), che fa capo al Primo Ministro francese, starebbe facendo da guastafeste ed è riluttante all’idea di legalizzare la cannabis medica.
Mentre la prospettiva di legalizzare la cannabis terapeutica è molto attesa dai pazienti francesi, si dice che i vari responsabili delle decisioni siano contrari all’uso diffuso della cannabis terapeutica. Tutto ciò che ci viene detto è che il Ministero della Salute francese vorrebbe che la cannabis medica fosse legalizzata su tutto il territorio, ma sarebbe incomprensibile se così non fosse, dato il panorama della cannabis medica in Europa, con oltre 20 Paesi che hanno legalizzato una qualche forma di trattamento a base di cannabis. E la vicina Germania, che non si accontenta di essere il paese leader in Europa per la cannabis terapeutica, si sta attualmente buttando sulla prima legalizzazione della cannabis per gli adulti.
Fine della sperimentazione: e adesso?
Una delle domande a cui nessuno vuole rispondere è: cosa succede se la cannabis medica non viene generalizzata?
Cosa succederà ai pazienti attualmente inclusi nella sperimentazione, che hanno già dovuto far fronte a gravi carenze di prodotto? E, cosa meno importante, che ne sarà dei produttori che hanno già avviato coltivazioni di cannabis medica, per ora limitate alla ricerca, e i cui fiori o estratti di fiori vengono ora distrutti in attesa di poterli fornire ai pazienti?
Secondo le nostre informazioni, l’inclusione o meno della cannabis medica nel PLFSS sarà decisa prima di settembre. Per il resto, i pazienti francesi dovranno aspettare e vedere.