Cannabis in Europa

La Francia propone di classificare il CBD come “tossico” a livello europeo

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Secondo le informazioni raccolte da CosmeticOBS, l’intenzione della Francia di classificare il CBD come tossico a livello europeo è ora una proposta ufficiale.

Se il processo giungerà a conclusione, il CBD sarà bandito dai prodotti cosmetici in Europa, con implicazioni difficili da valutare per altri tipi di prodotti.

Cosa è successo

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Nel giugno 2023, la Francia ha annunciato l’intenzione di vietare l’uso del cannabidiolo (CBD) nei prodotti cosmetici in Europa.

L’idea era quella di classificare il CBD come CMR, cioè sostanza cancerogena, mutagena e tossica per la riproduzione, e quindi vietata nei prodotti cosmetici in Europa.

Come abbiamo spiegato all’epoca, il CBD è effettivamente presente nel CosIng, il database europeo di tutti gli ingredienti cosmetici approvati in Europa, per usi anti-secchezza, antiossidanti, idratanti e protettivi della pelle, ma non è regolamentato dal Regolamento cosmetico 1223/2009 sulle sostanze e gli ingredienti cosmetici.

Nel 2023, la Commissione europea ha lanciato un invito a presentare dati con l’obiettivo di preparare un mandato per il lavoro di un comitato scientifico (SCCS). Quest’ultimo dovrebbe quindi presto pronunciarsi sulla sicurezza del CBD, tenendo conto della possibile presenza involontaria, a livelli di traccia, di altri cannabinoidi, tra cui il THC.

La posizione della Francia è di vietarlo per la sua presunta natura “reprotossica”, una proposta pubblicata l’11 settembre dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Se il CBD risulterà tossico per la riproduzione, sarà bandito dai prodotti cosmetici in Europa, a meno che il divieto non venga derogato in seguito a un parere del CSSC, afferma CosmeticOBS.

Da quello che sappiamo, questo aprirebbe la porta a ulteriori divieti.

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