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La Direzione Generale per la Salute fornisce un aggiornamento sullo stato del CBD in farmacia

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CBD in farmacia in Francia
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Con oltre 20.000 farmacie in Francia, la rete di farmacie rappresenta uno sbocco reale per i prodotti per il benessere a base di CBD. Di fronte alla crescente presenza di questi prodotti sugli scaffali delle farmacie, o addirittura al banco, la Direzione Generale della Sanità (DGS) ha voluto fornire un aggiornamento sullo stato di questi prodotti nelle farmacie.

Ricordo della legislazione

Il DGS sottolinea innanzitutto che la legge sulla CBD in Francia eredita ora l’Ordinanza del 30 dicembre 2021 sospesa in parte il 24 gennaio 2022. Il testo sancisce la coltivazione della canapa CBD e la sua lavorazione nelle mani di “agricoltori attivi” e industriali identificati.

Il documento ricorda poi le categorie di prodotti contenenti CBD autorizzate o vietate che, per le farmacie, devono essere incluse anche nell’elenco dei prodotti autorizzati, stabilito dall’Ordinanza del 15 febbraio 2002.

Pertanto, secondo la DGS, sono autorizzati i seguenti soggetti:

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  • cosmetici contenenti cannabidiolo e altri ingredienti presenti nella banca dati europea dei cosmetici (CosIng). Aggiungiamo per completezza che anche il cannabigerolo è quindi consentito, così come gli estratti di semi e di foglie
  • alimenti a base di semi e fibre di canapa
  • prodotti da svapo come e-liquid o penna da svapo

Il testo non specifica se i fiori di canapa in infusione (come miscela) possano essere venduti in farmacia, ma le tisane sono tra i prodotti consentiti in farmacia.

Sul fronte dei divieti, la DGS, basandosi sulla nomenclatura MILDECA, avverte quindi che:

  • I fiori da fumo sono vietati nelle farmacie
  • alimentazione animale contenente CBD
  • Oli di CBD o integratori alimentari contenenti CBD non convalidati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), ai sensi del regolamento Novel Food

Dobbiamo concludere che, una volta convalidate le certificazioni Novel Food per alcuni estratti, gli oli di CBD saranno ammessi in farmacia?

L’Ordine dei Farmacisti, da noi contattato, spiega che il punto ad oggi del DGS, non fungendo da legge, non pregiudica “potenziali normative future” sul CBD. Per capire tra le righe che una volta eliminato il punto Novel Food, altri ostacoli potrebbero essere frapposti ai marchi di CBD che vorrebbero vendere i loro oli e integratori alimentari nelle farmacie.

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Resta il fatto che i prodotti a base di CBD sono già presenti in farmacia, oli e integratori alimentari compresi, e che ancora una volta in questa materia, i punti “ad oggi” sono già superati dalla realtà del settore.

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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