Cannabis in Francia

La cannabis medica passa all’Assemblea Nazionale con il 49,3

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Mercoledì 25 ottobre, il Primo Ministro ha promesso la responsabilità del Governo per la parte “spesa” del disegno di legge sul finanziamento della sicurezza sociale (PLFSS) per il 2024, convalidando allo stesso tempo la presenza dell’emendamento sulla “cannabis medica” presentato dal Governo il 23 ottobre.

Il PLFSS deve ora essere confermato dal Senato.

Cosa contiene l’emendamento sulla “cannabis terapeutica”?

L’emendamento presentato dal governo prevede uno status temporaneo per i prodotti a base di cannabis medica. Ecco i punti chiave:

  • I prodotti medici contenenti cannabis saranno ora soggetti a una “autorizzazione temporanea” per cinque anni, con la possibilità di rinnovo da parte dell’ANSM per ulteriori periodi di cinque anni
  • I prodotti saranno autorizzati caso per caso
  • La disponibilità generale non avverrà prima del gennaio 2025
  • Quando l’attuale sperimentazione terminerà nell’aprile 2024, ci sarà un “periodo di transizione” massimo di nove mesi, al termine del quale è prevista la generalizzazione
  • Il governo ha stanziato un budget di 10 milioni di euro per questo periodo di transizione, che consentirà ai pazienti di continuare ad accedere ai loro farmaci e di essere rimborsati. Si tratta di una cifra cinque volte superiore all’attuale budget per la sperimentazione
  • Dopo la generalizzazione, l’accesso alla cannabis per uso medico rimarrà limitato al trattamento di ultima istanza e potrà essere prescritto solo in ospedale
  • I prezzi di ciascun prodotto devono ancora essere determinati, ma terranno conto dei prezzi nei Paesi europei con dimensioni di mercato comparabili
  • I criteri per la prescrizione della cannabis terapeutica saranno stabiliti in un secondo momento per decreto su una prossima proposta dell’ANSM
  • I fiori e altre forme inalatorie di prodotti a base di cannabis saranno esclusi

Sebbene la decisione sia stata ampiamente accolta dall’industria, che ha giustamente attribuito l’emendamento alle continue pressioni da parte di gruppi di pazienti e aziende del settore, una serie di questioni chiave rimangono irrisolte.

In primo luogo, gli attivisti si chiedono perché l’accesso rimanga così restrittivo per i pazienti, che devono aver provato tutte le altre vie di trattamento prima di poter beneficiare della cannabis terapeutica.

Inoltre, poiché non è ancora stato fissato un budget per la generalizzazione, molti si chiedono se il rimborso continuerà come per la sperimentazione.

Il gruppo francese per la riforma della politica sulle droghe L630 ha anche sollevato preoccupazioni sulla protezione dei dati, poiché il testo attuale stabilisce che le aziende che forniscono cannabis medica ai pazienti devono raccogliere dati sul consumo dei pazienti e sulla loro risposta al trattamento.

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