Lunedì, il Parlamento italiano presenterà un disegno di legge per depenalizzare l’autoproduzione e l’uso ricreativo della cannabis in Italia.
Il disegno di legge in esame da parte dei deputati propone l’autoproduzione di un massimo di 5 piante di cannabis per persona. Il testo vorrebbe anche decriminalizzare il possesso di 5 grammi di cannabis per strada e 15 grammi in casa. La vendita tra individui rimarrebbe totalmente vietata. Questa proposta di legalizzare la cannabis in Italia è più o meno in linea con il modello spagnolo, che permette Cannabis Social Club.
I sostenitori del progetto di legge si basano sul rapporto annuale della Direzione Nazionale Antimafia (DNA), che non fa mistero del fallimento della repressione. Il rapporto afferma anche che è “assolutamente impossibile aumentare gli sforzi di repressione”. La DNA sostiene la depenalizzazione della cannabis in Italia per sgravare i tribunali e riorientare le forze di polizia su altre forme di criminalità (ad esempio il traffico di cannabis piuttosto che il consumo).
Il disegno di legge presentato dal senatore Benedetto Della Vedova, segretario di Stato per gli affari esteri, è sostenuto da 200 deputati su 620. Tuttavia, il disegno di legge affronta la feroce opposizione dei conservatori che hanno presentato quasi 1300 emendamenti nel tentativo di bloccarlo. Inoltre, la mancanza di puntualità degli eletti durante il periodo estivo rischia di rimandare il dibattito a settembre.
Gli oppositori alla depenalizzazione della cannabis in Italia fanno valere, come in Francia, l’etica e la salute pubblica: “Siamo assolutamente contrari alla legalizzazione, all’idea di mandare il messaggio che è possibile fumare uno spinello senza problemi”.
Gli italiani hanno legalizzato la cannabis medica e hanno già avviato una prima produzione statale per sostenere le esigenze delle farmacie. L’esercito si occupa della produzione delle piante. Scelti per garantire la sicurezza della merce, i primi raccolti serviranno come test. La quantità prodotta e l’esperienza acquisita negli anni potrebbero far scendere il prezzo da 15 a 5 euro al grammo.
Il governo italiano distribuisce anche permessi agli individui che hanno bisogno di trattamenti con la cannabis. Hanno il diritto di coltivare la propria medicina. Con il 7,6% della popolazione che usa regolarmente la cannabis, la questione dell’uso ricreativo viene finalmente affrontata dagli organi politici.
Alcuni vedono già più di una semplice depenalizzazione. Il sito web cannabisNativa, si sta preparando ansiosamente per una liberalizzazione del mercato della cannabis. Offre ai consumatori e agli investitori la possibilità di preparare una linea di dispensari. In agguato nell’ombra, questa società sta aspettando il momento in cui i conservatori saranno in minoranza nelle camere elettive.
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