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Influencer di estrema destra pagati per dire no alla legalizzazione della cannabis in Florida

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Campagna contro la legalizzazione della cannabis in Florida
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Mentre la Florida si prepara a votare l’emendamento 3, che propone la legalizzazione della cannabis per uso adulto, una campagna si oppone all’emendamento e mira a influenzare gli elettori.

Questo sforzo di opposizione, che ha ottenuto il sostegno di influenti figure di estrema destra, ha scatenato un dibattito molto visibile e controverso sui social media. Molti influencer, tra cui personaggi del calibro di Jenna Ellis, Kevin Sorbo e collaboratori di Turning Point USA, una ONG molto conservatrice, stanno esprimendo attivamente le loro critiche, talvolta legittime, alla misura, che dipingono come un’acquisizione aziendale mascherata da riforma della cannabis.

Le argomentazioni degli influencer contro l’Emendamento 3

Gli influencer a pagamento, utilizzando l’hashtag #NoOn3Partner, sono preoccupati che la legalizzazione avvantaggi principalmente le grandi imprese, limitando le libertà individuali. Per esempio, l’attore Kevin Sorbo ha affermato che l’Emendamento 3 permetterebbe alle “avide corporazioni” di monopolizzare il mercato, impedendo alle piccole imprese e ai singoli di coltivare la cannabis a casa.

“Stanno vietando la marijuana coltivata in casa”, ha detto Sorbo, “così possono costringere tutti a comprare da loro. Come può essere giusto?”.

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Allo stesso modo, Jenna Ellis, ex avvocato di Donald Trump, ha sostenuto che gli emendamenti guidati dai cittadini, come l’emendamento 3, bypassano il processo legislativo statale, limitando gli aggiustamenti o le modifiche dopo l’approvazione. A suo avviso, questa rigidità si tradurrebbe in una legge “uguale per tutti”, priva di un’essenziale supervisione legislativa. La posizione della Ellis si allinea con altre voci conservatrici della campagna, che suggeriscono che la supervisione legislativa, piuttosto che gli emendamenti costituzionali, è la via da seguire per la riforma della cannabis.

I critici dell’ hanno ripetutamente definito la proposta una porta verso la “Big Weed”, un termine usato per descrivere il timore di un’industria monopolizzata della cannabis che potrebbe privilegiare i profitti rispetto al benessere dei cittadini della Florida.

Secondo Graham Allen, collaboratore di Turning Point USA, l’ è solo una “pillola di veleno… un altro modo per creare un’altra industria monopolizzata”.

Ha inoltre affermato, senza prove a sostegno, che la legalizzazione della cannabis ha portato a un aumento del consumo giovanile e a un calo del quoziente intellettivo negli Stati legalizzati, citando in particolare il Colorado e la California. Tuttavia, un sondaggio del 2023 in Colorado contraddice questa affermazione, mostrando una leggera diminuzione del consumo di cannabis tra i giovani e nessun legame causale verificato tra il consumo di cannabis e il calo del QI, secondo gli studi del National Institute on Drug Abuse (NIDA).

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Una questione che divide il GOP

Il dibattito sull’ ha creato spaccature tra i leader repubblicani della Florida, compresi personaggi come Donald Trump e il Governatore Ron DeSantis.

Donald Trump ha espresso il suo sostegno all’emendamento, mentre Ron DeSantis si è allineato alla campagna contro la legalizzazione, arrivando a permettere annunci finanziati dallo Stato che evidenziano i potenziali pericoli della legalizzazione della cannabis.

Questi annunci, prodotti da agenzie come il Dipartimento dei Trasporti, il Dipartimento della Sanità e il Dipartimento dei Bambini e delle Famiglie, si sono concentrati sulle preoccupazioni per l’aumento della guida in stato di ebbrezza e degli incidenti stradali negli Stati in cui la cannabis è legale.

Tuttavia, queste affermazioni sono state recentemente contestate e respinte da un senatore democratico che ha intentato una causa sostenendo l’uso improprio del denaro dei contribuenti per ciò che ha descritto come “propaganda” anti-cannabis.

Un elemento cruciale del movimento #NoOn3Partner è il suo sostegno finanziario. La campagna ha pagato influencer come Jenna Ellis, che ha difeso il suo endorsement dicendo: “Nessuno dice che un endorsement sia negativo, ma CACHER lo è”

I critici sostengono che questi influencer, che si presentano come voci popolari, potrebbero mancare di autenticità a causa del loro ruolo retribuito, minando le loro affermazioni sulla protezione degli interessi della Florida.

Supporto all’emendamento 3 nonostante le preoccupazioni

Nonostante la forte opposizione, la campagna a favore della legalizzazione, guidata da Smart & Safe Florida, insiste sul fatto che l’emendamento consentirebbe l’uso della cannabis da parte degli adulti senza modificare l’attuale divieto di coltivazione domestica.

Finanziata principalmente da Trulieve, la principale azienda di cannabis della Florida che ha contribuito con 141 milioni di dollari alla campagna a favore della legalizzazione, la campagna sostiene che la coltivazione domestica è stata omessa per evitare ostacoli legali, dato che le iniziative elettorali con disposizioni complesse sulla coltivazione rischiano di essere squalificate dalla legge della Florida.

Inoltre, i sostenitori dell’ ritengono che rispecchierà l’emendamento sulla cannabis medica del 2016, che è stato successivamente sostenuto e ampliato dalla legislatura. Essi sostengono che l’inazione legislativa sulla riforma della cannabis per uso adulto rende gli emendamenti costituzionali una strada necessaria.

Aurélien ha creato Newsweed nel 2015. Particolarmente interessato ai regolamenti internazionali e ai diversi mercati della cannabis, ha anche una vasta conoscenza della pianta e dei suoi usi.

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