In India, l’Himachal Pradesh apre alla canapa industriale e alla cannabis terapeutica

Il consenso unanime delle comunità locali e i risultati positivi di programmi simili in Jammu e Kashmir, Uttarakhand e Madhya Pradesh hanno spinto lo Stato a procedere con l’iniziativa.

Regolamentazione della cannabis medica

L’Himachal Pradesh ha anche preso provvedimenti per legalizzare e regolamentare la produzione di cannabis medica, che sarà strettamente controllata dal governo statale.

Una delle disposizioni chiave è che tutti gli appezzamenti per la produzione di cannabis medica saranno geolocalizzati da vari dipartimenti statali per migliorare il monitoraggio e la sorveglianza.

Nonostante la legalizzazione della cannabis medica, i nuovi regolamenti la distinguono chiaramente dall’uso ricreativo.

La caras, per esempio, rimane esclusa dal piano di produzione. Questo approccio garantisce che lo Stato si concentri sulle applicazioni mediche e industriali, senza entrare in aree non regolamentate.

La risoluzione prevede anche la creazione di un’agenzia statale per gestire la produzione di canapa industriale e cannabis farmaceutica. Questa agenzia lavorerà in collaborazione con altri ministeri e istituzioni educative come la CSK Agricultural University di Palampur e la Dr. YS Parmar University di Nauni, per creare banche di semi e far progredire la ricerca sulla produzione di cannabis.

Lo Stato si impegna a investire nella ricerca e nello sviluppo, con particolare attenzione alla valorizzazione dei benefici ambientali della canapa e al rafforzamento delle prospettive economiche delle aree rurali impoverite.

La produzione di canapa e cannabis dovrebbe anche incrementare le opportunità di commercio internazionale attraverso le esportazioni di canapa, in particolare nei mercati che apprezzano i prodotti ecologici come le bioplastiche e le fibre naturali.

Per l’Himachal Pradesh, che è uno Stato principalmente rurale, il potenziale economico della canapa è notevole. La maggior parte della popolazione dipende dall’agricoltura, con aziende agricole di dimensioni medie inferiori all’ettaro.