Gli elettori dell’Arkansas stanno per vedere un’iniziativa per la legalizzazione della cannabis sulla scheda elettorale di novembre, con gli attivisti che venerdì hanno consegnato più del doppio delle firme necessarie per qualificare la misura.
Responsible Growth Arkansas ha presentato poco più di 190.000 firme a sostegno di un emendamento che permetterebbe agli adulti di 21 anni e più di acquistare e possedere fino a un’oncia di cannabis (28 grammi) da rivenditori autorizzati.
Avevano bisogno solo di 89.151 firme valide per qualificare l’emendamento per il voto.
Lo Stato ha circa due settimane per verificare le firme. Nel caso in cui la campagna non raggiunga il suo obiettivo, ma abbia almeno il 75% delle firme valide, avrà altri 30 giorni per recuperare la differenza.
la Responsible Growth Arkansas è solo una delle numerose campagne che cercano una riforma della cannabis sul voto di quest’anno, anche se i sostenitori di iniziative concorrenti hanno riconosciuto che non saranno in grado di raccogliere abbastanza firme per qualificarsi.
La loro proposta di modifica contiene le seguenti disposizioni:
- Gli adulti dai 21 anni in su potranno acquistare e possedere fino a un’oncia di cannabis da rivenditori autorizzati
- La coltivazione domestica non sarebbe consentita
- La divisione per il controllo delle bevande alcoliche (ABC) del Dipartimento statale delle Finanze e dell’Amministrazione sarebbe responsabile della regolamentazione del programma e del rilascio delle licenze per le aziende che producono cannabis
- I dispensari di cannabis medica già esistenti potranno servire anche i consumatori adulti. Inoltre, sarebbe loro permesso di aprire un altro punto vendita al dettaglio solo per la vendita di cannabis a scopo ricreativo. Un sistema di lotteria assegnerebbe le licenze per altri 40 rivenditori di prodotti per adulti
- Lo Stato potrebbe imporre fino al 10% di tasse aggiuntive sulle vendite di cannabis a scopo ricreativo, oltre alle imposte sulle vendite statali e locali già esistenti
- Il gettito fiscale verrebbe suddiviso tra le forze dell’ordine (15%), l’Università dell’Arkansas per le scienze mediche (10%) e il programma dei tribunali antidroga dello Stato (5%). Il resto delle entrate andrebbe al fondo generale dello Stato
- La legislatura non sarebbe in grado di abrogare o modificare le leggi sulla cannabis medica senza l’approvazione degli elettori
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