Il quartiere libero di Christiania potrebbe presto subire un cambiamento radicale. Il sindaco di Copenaghen, Sophie Hæstorp Andersen, ha dichiarato di voler chiudere completamente Pusher Street, la strada nota ai turisti – ma non solo – per il commercio illegale di cannabis.
Il motivo di questa dichiarazione è l’aumento della violenza e della criminalità in Pusher Street.
“Se i residenti di Christiania chiariscono che vogliono chiudere Pusher Street e fare qualcos’altro con l’area, il comune di Copenhagen è pronto a contribuire allo sviluppo di un piano per studiare cosa si può fare con questa strada”, ha detto Andersen in un’intervista al tabloid Ekstra Bladet.
Problemi di lunga data
La violenza in Pusher Street non è nuova. Diverse bande si contendono il controllo di questo luogo popolare, dove si verificano accoltellamenti e sparatorie. Un uomo di 23 anni, ben noto nella zona, è stato ucciso a Pusher Street a fine ottobre 2022.
Dagli anni ’70, Christiania o Freetown Christiania, nel quartiere Christianshavn di Copenaghen, è il quartiere a “luci verdi” del Paese. È una mini-Amsterdam, con canali e architettura simili e un’aperta tolleranza per le droghe leggere, compresa la cannabis.
La base militare di Bådsmandsstræde, sull’isola di Amager, è stata trasformata in comune nel 1973 e dotata di autogoverno. Hippy e anarchici hanno creato una struttura di governo socialdemocratica e hanno reso l’area un “esperimento sociale” permanente. La prima cosa che si vede entrando a Christiania è un murale che raffigura una foglia di ventaglio e un pugno che schiaccia un ago ipodermico, a significare che le droghe pesanti sono vietate nella zona.
Dal 1980 circa, l’hashish viene venduto apertamente in Pusher Street, motivo per cui il quartiere ha imposto un rigido divieto di fotografia. Ma la criminalità organizzata sta offuscando il quadro e non è più l’utopia di una volta.
“La violenza e la criminalità intorno a Pusher Street hanno raggiunto un livello che non possiamo e non vogliamo affrontare”, ha dichiarato Andersen a Ekstra Bladet. “A Copenaghen, penso che dobbiamo dare spazio a Christiania. È anticonformista e alternativa. È creativa. Ma questa violenza dura e organizzata deve essere esclusa dal futuro di Christiania”.
Un dibattito in corso propone anche di legalizzare la cannabis nel Paese.