Il Senato australiano ha fermato i progressi del Legalising Cannabis Bill 2023, votando 13 a 24 contro un ulteriore dibattito.
Presentato dal senatore dei Verdi australiani David Shoebridge nell’agosto 2023, il disegno di legge mirava a stabilire un quadro nazionale per la legalizzazione e la regolamentazione della cannabis in Australia. Nonostante questa battuta d’arresto, la discussione ha evidenziato prospettive critiche sui potenziali benefici e sulle sfide della legalizzazione.
Proposte principali del Cannabis Legalisation Bill 2023
Il disegno di legge proponeva di:
- Fissare l’età legale di accesso a 18 anni
- Consentire alle famiglie di coltivare fino a sei piante di cannabis
- Istituire i “cannabis café” come spazi di vendita e consumo all’aperto
- Creare un ente regolatore, l’Australian National Cannabis Agency, per supervisionare la produzione, le licenze di vendita al dettaglio e la creazione di un registro delle varietà di cannabis
Il disegno di legge include anche disposizioni per esentare gli Indigeni australiani dalle tasse di licenza.
Nelle sue osservazioni conclusive, il senatore Shoebridge ha sottolineato la richiesta pubblica di legalizzazione, osservando che essa potrebbe ridurre i danni associati al mercato illecito della cannabis.
“Vediamo molti aspetti positivi nella legalizzazione della cannabis”, ha detto, sostenendo la necessità di un modello che eviti il coinvolgimento di “big pharma, big tobacco e big alcohol” e che dia la priorità a una regolamentazione basata sull’evidenza.
Shoebridge ha indicato esempi internazionali, come il Canada e parti dell’Europa, come modelli per sviluppare un quadro di legalizzazione equilibrato. I sostenitori della legalizzazione della cannabis hanno affermato che potrebbe ridurre i danni, creare spazi di consumo più sicuri e minare il mercato illecito.
Posizioni opposte e dati diversi
Gli oppositori, come il senatore Paul Scarr, hanno espresso preoccupazioni sull’efficacia della legalizzazione nel combattere la criminalità organizzata. Citando uno studio della Deloitte sul mercato canadese della cannabis, Scarr ha affermato che fino al 52% delle vendite di cannabis in Canada avviene ancora sul mercato illegale, una cifra che egli collega alla continua attività criminale.
I dati più recenti di Statistics Canada dipingono però un quadro diverso. Secondo il 2023 Canadian Cannabis Survey, il 73% dei consumatori di cannabis ha dichiarato di averla acquistata da fonti legali, e solo dal 3% al 5% da fonti illecite. Questi risultati suggeriscono una tendenza all’aumento della fiducia nei mercati regolamentati nel corso del tempo, il che mette in discussione le affermazioni di Scarr.
E ora?
Nonostante questa battuta d’arresto, Shoebridge e il suo partito hanno espresso la volontà di continuare a impegnarsi per la legalizzazione della cannabis in Australia. Con il crescente sostegno pubblico e gli esempi internazionali da cui imparare, il dibattito è tutt’altro che concluso.