Infarmed, l’ANSM portoghese, ha emesso una circolare che ricorda che l’uso di CBD estratto dalla “cannabis per scopi industriali” è proibito in Portogallo.
Citando la Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, il presidente dell’Infarmed Rui Santos Ivo dichiara che “i prodotti cosmetici non possono quindi contenere le seguenti sostanze/preparati legati alla pianta della cannabis, indipendentemente dal loro contenuto di tetraidrocannabinolo (THC)”.
Secondo l’Autorità portoghese per i medicinali, “l’inclusione del CBD o di altri cannabinoidi, che esistono naturalmente nella pianta di cannabis, non è consentita, in quanto sono ottenuti dalla preparazione di estratti o tinture di cannabis o della sua resina”
Per Infarmed, il CBD è una sostanza controllata
Questa è la prima volta che vedo una sezione del sito web
La circolare Infarmed afferma anche che “per quanto riguarda i vari cannabinoidi che fanno parte della resina di cannabis, e in particolare la sostanza cannabidiolo (CBD), è opinione dell’International Narcotics Control Board (INCB – International Narcotic Control Board), che essa rientra nella Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, come estratto/preparazione della pianta di cannabis, ed è elencata nella Tabella I allegata a tale Convenzione. Così, le suddette sostanze, vale a dire la sostanza cannabidiolo (CBD), come resina di cannabis o preparazione, sono incluse nella Tabella IC, allegata al decreto legge n. soggetto alle misure di controllo applicabili alle sostanze in esso contenute
Una visione che le principali associazioni mondiali di canapa non condividono. Per loro, le convenzioni non regolano la canapa e i suoi derivati, ma solo i mercati medici delle sostanze. In effetti, la Convenzione del 1971 sottolinea chiaramente questo principio affermando che i governi “possono autorizzare […] l’uso di tali sostanze nell’industria per la fabbricazione di sostanze o prodotti non psicotropi”.
CBD vietato nei cosmetici
Infarmed ricorda quindi che la commercializzazione di prodotti cosmetici contenenti CBD è vietata in Portogallo.
Questo regolamento “proibisce l’inclusione nei prodotti cosmetici di tutte le sostanze elencate negli elenchi I e II della Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, attraverso la voce 306 dell’allegato II. Inoltre, a livello nazionale, queste sostanze sono considerate controllate, in conformità con le disposizioni del decreto legge n. 15/93 del 22 gennaio, nella sua versione attuale
In questo senso, Infarmed afferma che “i prodotti cosmetici non possono contenere le seguenti sostanze/preparati legati alla pianta di cannabis, indipendentemente dal loro contenuto di tetraidrocannabinolo (THC)”:
- Cannabis e resina di cannabis;
- Estratti e tinture di cannabis;
- Foglie e cime fiorite/fruttanti della pianta di cannabis.
Anche per quanto riguarda le sostanze elencate nel CosIng, il regolamento europeo degli ingredienti permessi nei cosmetici, che include specificamente il “Cannabidiolo – derivato da estratto o tintura di cannabis o resina” o “estratto di foglie di Cannabis Sativa”, la loro inclusione nei prodotti cosmetici è comunque vietata.
Ma per Infarmed, un ingrediente elencato su CosIng non significa che il suo uso nei prodotti cosmetici sia consentito: “la sua inclusione nei prodotti cosmetici non è consentita.”
La circolare nota che solo l’olio di semi di canapa è accettato, in attesa di una probabile sfida legale alla luce dell’autorizzazione europea di CBD e CBG nei cosmetici.
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