Il piccolo Paese sudamericano della Guyana ha approvato una legge sulla canapa industriale che depenalizza la coltivazione della canapa e apre la strada a un’industria autorizzata.
La legge sulla canapa industriale è stata introdotta nell’Assemblea nazionale del Parlamento della Guyana a maggio e approvata l’8 agosto.
La nuova legge consentirà alla Guyana di istituire un’autorità di regolamentazione della canapa industriale, la Guyana Industrial Hemp Regulatory Authority, con un consiglio di amministrazione.
Secondo la legge, l’autorità di regolamentazione potrà rilasciare licenze a persone o aziende per la coltivazione della canapa e la produzione di prodotti a base di canapa, “compresi alimenti, tessuti, mobili, medicinali e cosmetici”.
Saranno consentite anche licenze di ricerca.
Per canapa industriale si intende la Cannabis e i suoi derivati con una concentrazione di THC inferiore allo 0,3% in peso secco.
Il Ministro dell’Agricoltura Mustapha Zulfikar ha dichiarato di aspettarsi che la produzione di canapa diventi una risorsa economica e “una preziosa fonte di valuta estera”.
Il presidente della Guyana Mohamed Irfaan Ali vede l’opportunità di convertire i coltivatori di cannabis alla canapa e di rafforzare il settore agricolo del Paese, che ha visto il declino di colture chiave come il riso e la canna da zucchero – una coltura di base in Guyana che è crollata di oltre il 50% negli ultimi anni.
Il governo vede anche un ruolo della canapa nella diversificazione dell’economia della Guyana in senso lato, perseguendo al contempo la strategia di sviluppo a basse emissioni di carbonio del Paese.
La legislazione è disponibile qui.