Il governatore della California ha presentato venerdì una proposta di bilancio che eliminerebbe la tassa sulla coltivazione della cannabis e rivedrebbe la distribuzione delle entrate fiscali della cannabis.
Il bilancio rivisto di maggio del governatore democratico Gavin Newsom include misure per combattere più a fondo il mercato illegale e rendere l’industria legale più competitiva, in gran parte eliminando la tassa sulla coltivazione che le imprese di cannabis devono attualmente pagare.
La mossa è stata richiesta da questi ultimi soprattutto perché lottano per far fronte all’aumento dell’inflazione e alla riduzione della domanda in relazione al picco della pandemia di coronavirus. Il governatore ha sottolineato venerdì che si è impegnato in modo specifico a esplorare i modi per ridurre al minimo l’influenza dei coltivatori e dei venditori illegali sulle imprese legali.
Sebbene si possa pensare che l’abolizione dell’imposta sulla coltivazione possa ostacolare le entrate dello Stato, una recente analisi della Reason Foundation ha rilevato che le entrate fiscali mensili aumenterebbero del 123% entro il 2024 se venisse adottato questo cambiamento di politica.
Secondo il rapporto, l’abolizione della tassa sulla cultura comporterebbe una riduzione dei costi per i consumatori e, di conseguenza, un aumento degli acquisti legali che, nel tempo, compenserebbe ampiamente la perdita di entrate.
La proposta di Gavin Newsom, tuttavia, non è di per sé vincolante. Per essere attuato deve essere approvato dalla legislatura con una maggioranza di almeno due terzi.
“Abbiamo lavorato a stretto contatto con i leader legislativi e abbiamo fatto enormi progressi”, ha dichiarato il governatore durante un briefing venerdì. “Non abbiamo finalizzato nulla di tutto questo, quindi voglio stare attento a non interrompere questi progressi”.
La proposta di bilancio riveduta del governatore include anche stime aggiornate sulle allocazioni delle entrate fiscali per l’anno fiscale 2022-23.
Lo Stato prevede di distribuire 401,8 milioni di dollari per l’istruzione, il trattamento delle tossicodipendenze giovanili e il mantenimento della scuola, 133,9 milioni di dollari per la bonifica ambientale e il risanamento della produzione illecita di cannabis e 133,9 milioni di dollari per le forze dell’ordine.
“Queste cifre riflettono un aumento totale di 74,7 milioni di dollari rispetto al bilancio di previsione del governatore”, si legge nel riassunto del bilancio rivisto. “Queste stime riflettono anche le modifiche statutarie proposte per ristrutturare il quadro fiscale della cannabis e mantenere un livello base di finanziamento per questa allocazione”
Inoltre, il piano del governatore prevede di spostare “il punto di raccolta e rimessa dell’accisa sulla distribuzione al dettaglio al 1° gennaio 2023”, mantenendo l’aliquota di accisa del 15% sulle vendite di cannabis.