Il governatore della California ha firmato giovedì un’ampia proposta di legge per ristrutturare il programma statale di cannabis per uso adulto, compresa l’eliminazione della tassa sulla coltivazione della cannabis, nel tentativo di dare sollievo all’industria e ridurre ulteriormente il mercato illecito.
Le disposizioni chiave dell’AB 195 che entrano in vigore eliminano l’imposta sulla coltivazione della cannabis e spostano il punto di raccolta e rimessa dell’accisa del 15% sulle vendite di cannabis dal livello di distribuzione a quello di vendita al dettaglio. Inoltre, la proposta, che dovrebbe essere firmata dal governatore ed entrare in vigore immediatamente, non prevede alcun aumento dell’imposta di consumo per almeno tre anni.
La legislazione mira anche a prendere provvedimenti per rafforzare l’applicazione della legge contro gli operatori privi di licenza. Ad esempio, i gestori di immobili che affittano consapevolmente locali a un’azienda che produce, immagazzina o vende illegalmente cannabis saranno soggetti a sanzioni civili fino a 10.000 dollari al giorno per violazione. I governi delle contee possono anche avviare azioni civili contro i coltivatori privi di licenza in caso di inquinamento o deviazione dell’acqua.
Le imprese di cannabis legate al programma di equità sociale avranno diritto a un credito d’imposta di 10.000 dollari e potranno trattenere il 20% delle entrate derivanti dalle accise sulle vendite di cannabis per reinvestirle nella loro attività.
La legge destina inoltre circa 670 milioni di dollari di tasse sulla cannabis all’istruzione, al trattamento dei giovani contro la droga, al mantenimento delle scuole, alla bonifica e al risanamento dell’ambiente in relazione alla produzione illecita di cannabis e alle forze dell’ordine.
La California ha incassato quasi 4 miliardi di dollari in entrate fiscali legate alla cannabis dal lancio del mercato dell’uso per adulti nello Stato nel 2018.
