L’estensione della sperimentazione della cannabis terapeutica, pur voluta dal Ministero della Salute, si gioca ora nel disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale.
I diversi gruppi parlamentari che compongono la commissione hanno presentato diversi emendamenti.
In sintesi:
- L’EELV ha proposto in 4 emendamenti separati la legalizzazione della cannabis ricreativa, una sperimentazione della legalizzazione della cannabis ricreativa, la generalizzazione della cannabis medica o l’estensione della sperimentazione per un anno. I primi tre sono stati ritenuti inammissibili, l’ultimo è stato respinto
- un gruppo trasversale guidato da Caroline Janvier ha proposto l’estensione della sperimentazione della cannabis terapeutica per un anno con l’obbligo per il Ministero della Salute di lavorare sulle “condizioni di produzione e distribuzione della cannabis terapeutica e sull’appropriatezza del suo rimborso”. L’emendamento è stato respinto
- Horizons ha proposto la proroga della sperimentazione per 3 anni. L’emendamento è stato approvato
- La deputata del Loiret Stéphanie Rist, relatrice della commissione, ha presentato un subemendamento che propone una proroga di un anno. Il subemendamento è stato approvato.
L’emendamento che verrà discusso in Aula proporrà quindi di prolungare la sperimentazione di un anno.
A nostra conoscenza, non è stato stanziato alcun budget per questa estensione. Non c’è nemmeno l’obbligo di generalizzare l’esperimento al termine della possibile estensione. Nel frattempo, il Ministero non si è impegnato a creare le condizioni per la produzione e la distribuzione della cannabis terapeutica in Francia, né a studiare il suo rimborso.
Se la proposta di emendamento non venisse votata durante l’esame in Assemblea, a nostro avviso, la sperimentazione si fermerebbe senza generalizzare.
La dichiarazione del subemendamento adottato spiega che la sperimentazione “non è ancora riuscita a produrre risultati clinici sufficienti per poterne decidere la generalizzazione”
Ricordiamo comunque che la sperimentazione della cannabis terapeutica non aveva lo scopo di produrre risultati clinici ma “di valutare, in una situazione reale, le raccomandazioni del Comitato relative alle condizioni di prescrizione e di consegna e l’adesione degli operatori sanitari e dei pazienti a queste condizioni”, secondo l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Medicinali (ANSM).