I funzionari della sanità giapponese propongono di autorizzare l’importazione di cannabis terapeutica

Il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese ha dichiarato a fine settembre di sostenere un emendamento alla legge sulle droghe del Paese, nota come Cannabis Control Act. L’agenzia ha espresso la necessità di consentire l’importazione e la concessione di licenze per la cannabis a scopo medico.

La cannabis medica sarebbe regolamentata come i prodotti farmaceutici e “si applicherebbe ai prodotti a base di cannabis che sono stati confermati sicuri ed efficaci secondo le leggi che regolano i prodotti farmaceutici e i dispositivi medici” come Epidiolex o Sativex.

Secondo i documenti rilasciati il 29 settembre dal Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare del Giappone, un gran numero di persone ha contribuito alla revisione e alle raccomandazioni, tra cui professori e professionisti della salute. Secondo il rapporto, solo l’1,4% dei giapponesi dichiara di aver mai fatto uso di cannabis.

Nel marzo 2019, Epidiolex ha iniziato gli studi clinici in Giappone. All’epoca, il Paese contava 3.000 residenti con la sindrome di Dravet e 4.300 con la sindrome di Lennox-Gastaut, entrambe forme gravi di epilessia.

Nella sua forma attuale, il Cannabis Control Act limita qualsiasi forma di progresso nella cannabis, compresa la canapa nonostante la sua storia comune.

Nel gennaio 2021, la Hokkaido Industrial Hemp Association (HIHA) ha rilasciato una dichiarazione in merito all’indagine del Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese sulla cannabis e altre droghe.

“La Cannabis Control Law è una legge profondamente irragionevole che limita tutta la cannabis, indipendentemente dalla quantità o dalla presenza di THC e proibisce persino la coltivazione di canapa dall’estero che non contiene nessuna di queste sostanze”, scrive HIHA.

“Prima di tutto, per quanto riguarda la legge sul controllo della cannabis e i problemi legati alla sua attuazione, vorremmo raccomandare lo sviluppo di una legge più ragionevole formulata sulla base di discussioni rese pubbliche ai cittadini giapponesi e basate su conoscenze scientifiche”

HIHA ha concluso che la legge sul controllo della cannabis ha impedito all’industria della canapa di prosperare sin dalla sua promulgazione nel 1948.

“Per sviluppare un’industria della canapa alla pari con quelle d’oltreoceano e per proteggere gli interessi nazionali in materia di canapa industriale, questo Paese deve rivedere al più presto il Cannabis Control Act e altre leggi correlate, posizionare l’industria della canapa in modo appropriato all’interno del sistema legale e trovare un equilibrio tra il controllo delle droghe e l’incoraggiamento dell’industria”

Nell’agosto 2021, il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare del Giappone ha pubblicato un rapporto che illustra le sue raccomandazioni per consentire l’uso della cannabis medica ai pazienti. All’inizio di quest’anno, a maggio, il ministero si è riunito di nuovo per continuare la discussione sulla cannabis terapeutica, affrontando la necessità di un trattamento per coloro che abusano del consumo di cannabis e di come affrontare il consumo giovanile.

Nel dicembre 2021, l’azienda di videogiochi Capcom ha collaborato con la polizia della prefettura di Osaka per utilizzare il personaggio immaginario di Ace Attorney per una campagna contro il consumo giovanile di cannabis. Secondo l’Agenzia Nazionale di Polizia giapponese, 5.482 persone sono state sorprese a violare la legge sulla cannabis del Paese (4.537 erano in possesso di cannabis, mentre 273 vendevano illegalmente la pianta e 230 sono state arrestate per coltivazione illegale).

Il membro della band dei Beatles Paul McCartney è stato bandito dal Giappone per 11 anni per aver trasportato 250 grammi di cannabis nel 1980.