Curaleaf, una delle più grandi aziende di cannabis al mondo, ha recentemente annunciato l’acquisizione di Northern Green Canada (NGC), come parte della sua espansione in Europa e Australasia. L’acquisizione, che dovrebbe essere completata nel secondo trimestre del 2024, fa parte della strategia continua dell’azienda di rafforzare la propria posizione in territori chiave e di capitalizzare nuove opportunità.
Rotta verso l’Europa
La principale attrattiva di NGC è il suo accreditamento EU GMP (EU-GMP), un’impresa rara tra i produttori canadesi di cannabis, che le consente di accedere ai mercati europei.
L’acquisizione promette a Curaleaf una fornitura costante di fiori conformi alle GMP dell’UE, rafforzando la sua presenza in regioni europee lucrative come la Germania e il Regno Unito, e permettendole di fare breccia in mercati in crescita come la Polonia. Con l’assimilazione di NGC, Curaleaf prevede un sostanziale miglioramento dei margini europei e una maggiore penetrazione nei mercati australiani.
Oltre all’espansione europea, l’ingresso di Curaleaf nella Repubblica Ceca, facilitato da una partnership annunciata la scorsa settimana con la società ceca Astrasana Pharma s.r.o., conferma il suo impegno nella diversificazione del mercato. Questa mossa strategica sfrutta la posizione progressista della Repubblica Ceca nei confronti della cannabis medica e anche della cannabis ricreativa.
Boris Jordan, presidente esecutivo di Curaleaf, ha ribadito l’allineamento strategico dell’azienda con la Germania, affermando il suo impegno a cogliere le opportunità emergenti.
“L’opportunità in Germania non può essere sottovalutata e noi continuiamo a prepararci strategicamente per questo momento e oltre. Siamo impegnati a fornire fiori di altissima qualità in ogni mercato in cui operiamo e siamo lieti di dare il benvenuto al team di NGC nella famiglia di Curaleaf International.”
Anche Juan Martinez, direttore di Curaleaf International, ha condiviso la sua visione dell’espansione dell’azienda:
“Con l’aggiunta dei fiori non irradiati e coltivati al chiuso di NGC, insieme all’attuale produzione portoghese che può essere quintuplicata a seconda della domanda, Curaleaf avrà una fornitura GMP di alta qualità e una capacità di espansione futura sufficiente a soddisfare le crescenti esigenze del mercato. Ci aspettiamo che altri Paesi dell’Unione Europea seguano l’esempio della Germania nel portare avanti i loro programmi sulla cannabis terapeutica per aumentare l’accesso dei pazienti”
Ritiro dal Maine
Nel mezzo dei suoi sforzi di espansione globale, Curaleaf ha fatto notizia con la sua decisione di ritirarsi dal mercato al dettaglio della cannabis per uso adulto nello stato americano del Maine. La vendita del dispensario di South Portland alla Foliage Cannabis Co. fa parte della più ampia strategia di Curaleaf di massimizzare la redditività e di concentrarsi sui mercati in forte crescita.
Anche se il ritiro di Curaleaf dal mercato della cannabis ricreativa del Maine può sorprendere, riflette una tendenza più ampia di riorientamento strategico all’interno dell’industria. Le precedenti uscite di Curaleaf da mercati maturi come California, Oregon e Colorado confermano il suo approccio proattivo alla razionalizzazione delle operazioni e alla priorità delle opportunità di crescita.
Vendite di 1,35 miliardi di dollari entro il 2023
Sulla base dei risultati finanziari di Curaleaf, caratterizzati da un forte fatturato e da un riallineamento strategico, le prospettive dell’azienda rimangono ottimistiche. Le sue vendite annuali hanno superato 1,35 miliardi di dollari nel 2023, confermando le sue strategie.
In futuro, Curaleaf è pronta a sfruttare le opportunità emergenti, in particolare nei mercati ricreativi emergenti come New York, Ohio, Florida e Pennsylvania. E non perdere di vista l’Europa.
“Sono convinto che quando [la legalizzazione della cannabis in Germania] passerà, altri paesi come la Francia, la Spagna, l’Italia e la Repubblica Ceca la seguiranno rapidamente, ora che la Germania ha aperto la strada”, ha detto Jordan durante uno dei suoi discorsi, citando anche la recente legalizzazione della cannabis medica in Ucraina.