Cresco Labs e Columbia Care rinunciano alla fusione

“Gli operatori multistatali della cannabis” Cresco Labs e Columbia Care stanno ufficialmente abbandonando il loro progetto di fusione, valutato a 2 miliardi di dollari quando è stato annunciato nel marzo 2022.

Non ci sono costi associati alla cessazione dell’accordo, secondo un comunicato stampa di lunedì.

“Alla luce dell’evoluzione del panorama dell’industria della cannabis, riteniamo che la decisione di terminare la transazione prevista sia nell’interesse a lungo termine di Cresco Labs e dei nostri azionisti”, ha dichiarato in un comunicato Charles Bachtell, CEO e cofondatore di Cresco Labs, con sede a Chicago.

“Vorremmo esprimere il nostro sincero apprezzamento a Columbia Care per la sua preziosa collaborazione e dedizione durante questa transazione”.

E ha aggiunto: “Guardando al futuro, rimaniamo impegnati nella nostra strategia di base, che prevede una rapida ristrutturazione delle attività a basso margine, il miglioramento della competitività e dell’efficienza nei mercati in cui manteniamo una quota di mercato leader e l’espansione delle attività per prepararci ai catalizzatori di crescita nei mercati emergenti. Un nucleo solido ci consentirà di sfruttare le opportunità di crescita a margine che prevediamo in questo difficile contesto economico per il settore della cannabis. Anche se questo risultato non è quello che ci aspettavamo inizialmente, siamo fiduciosi che Cresco Labs sia in una posizione più forte per il futuro”

La crisi bancaria all’inizio di quest’anno ha prosciugato una fonte cruciale di finanziamento, con la cannabis che rimane federalmente illegale negli Stati Uniti, mentre la legislazione per alleggerire gli standard di prestito per le imprese legittime legate alla cannabis rimane in stallo.

Il mese scorso, Cresco e Columbia hanno dichiarato che non sarebbero state in grado di completare le cessioni necessarie per ottenere le approvazioni normative per chiudere l’affare.

Inoltre, le società hanno anche rescisso un accordo con il magnate dell’hip-hop Sean “Diddy” Combs per l’acquisizione di alcune attività cedute a New York, Massachusetts e Illinois per un massimo di 185 milioni di dollari.

Nel frattempo, Columbia Care ha dichiarato separatamente di aver chiuso la sua struttura di Downtown Los Angeles e di aver completato un piano di ristrutturazione precedentemente annunciato, che prevedeva il licenziamento di 52 persone.