Chenevia, una start-up con sede a Morbihan ora specializzata in CBD, sta raccogliendo 3 milioni di euro per costruire il suo sito di produzione di cannabis terapeutica
Questo nuovo finanziamento, costituito da prestiti bancari, dal sostegno di Bpifrance attraverso il programma Inno Avenir e da un milione di euro di investitori privati (tra cui Bretagne Sud Angels, Business Angels 35 e Gwenneg), fa seguito a un primo round di 1,5 milioni di euro incentrato sulla ricerca e sviluppo.
“L’obiettivo era quello di mettere a punto diverse tecniche di coltivazione su piccola scala per determinare quale sviluppare nel nostro futuro edificio”, ha spiegato Quentin Beauvais, presidente co-fondatore di Chenevia, a Ouest France.
Attualmente operante in un’azienda agricola di 700 mq, Chenevia prevede di aggiungere una struttura di 2.000 mq ai suoi 6 ettari di terreno. La costruzione inizierà a settembre e l’apertura della struttura è prevista per l’inizio del 2026. La struttura ospiterà un’area di coltivazione indoor e un sito di lavorazione conforme agli standard farmaceutici.
“Entro 3-6 anni, l’idea sarebbe quella di controllare l’intera verticale, e in particolare di trasformare il fiore in olio. Ma anche avere un centro di formazione integrato e individuare nuove soluzioni terapeutiche”
Le ambizioni di crescita di Chenevia sono state ostacolate dall’instabilità politica in Francia.
“Le azioni pianificate l’anno scorso per lanciare il settore a gennaio non hanno avuto luogo, a causa della dissoluzione e poi della censura del governo”, osserva Quentin Beauvais. Nonostante queste battute d’arresto, l’azienda rimane ottimista sulla sua traiettoria e punta ad aumentare il suo organico dagli attuali 7 dipendenti a 13 entro il prossimo anno e a 18 entro il 2028.
In attesa dell’autorizzazione dell’Agence nationale de sécurité du médicament et des produits de santé (ANSM) per la lavorazione di fiori con un contenuto di THC più elevato, Chenevia è passata alla canapa. Ha lanciato il marchio “Le CBD breton” meno di un anno fa e sta per introdurre Cryobloom, un marchio che utilizza una soluzione innovativa di essiccazione e confezionamento.
Prosegue inoltre la sua R&D sulle molecole derivate dalla canapa in collaborazione con il laboratorio Stanipharm (Meurthe-et-Moselle).
“Quest’anno puntiamo a un fatturato tra i 500.000 e il milione di euro”, riassume Quentin Beauvais. Sottolinea, tuttavia, che la cannabis terapeutica è solo un trampolino di lancio: a lungo termine, dovrebbe rappresentare solo il 20% dell’attività di Chenevia, mentre il restante 80% sarà dedicato ai prodotti farmaceutici.
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