Il partito politico di sinistra del Costa Rica Frente Amplio ha annunciato un nuovo progetto di legge per autorizzare l’autocoltivazione della cannabis. La proposta, sostenuta dal deputato Ariel Robles, mira ad allontanare i consumatori dal mercato illegale e a stabilire un quadro regolamentato e scientifico per la coltivazione personale e domestica della cannabis.
L’impatto della cannabis in Costa Rica
Questa misura arriva in un momento in cui il Costa Rica ha visto un aumento significativo del consumo di cannabis. Secondo i dati della VII Indagine nazionale sul consumo di sostanze psicoattive nelle famiglie di età compresa tra i 12 e i 70 anni nel 2022, condotta dall’Istituto di alcolismo e tossicodipendenza (IAFA), il consumo di cannabis è passato da 32 persone su mille nel 2015 a 44 su mille nel 2022, con età di inizio del consumo tra i 12 e i 19 anni.
Questo dato segue anche la legalizzazione dell’uso industriale della canapa e della cannabis terapeutica nel Paese nel 2022, nonostante un veto iniziale del precedente governo. Inoltre, l’attuale presidente Rodrigo Chaves ha espresso sostegno alla legalizzazione della cannabis per uso ricreativo, anche se la proposta incontra ancora ostacoli nell’Assemblea legislativa.
L’iniziativa di Robles mira a stabilire un controllo statale sull’autocoltivazione. Egli sottolinea che questa misura non solo renderà il consumo più sicuro, ma aiuterà anche a contrastare le vendite illegali.
“La realtà in Costa Rica oggi è che il consumo di cannabis è aumentato in modo significativo. È una realtà che non possiamo ignorare. Sta accadendo e continuerà ad accadere”, ha detto il deputato a El Observador.
Il Frente Amplio sta proponendo una normativa che prevede l’autorizzazione al possesso di semi, nonché la concessione di licenze per la coltivazione e l’uso di piante, sotto la supervisione del Consiglio Nazionale degli Stupefacenti. Questo progetto si concentrerà anche su coloro che attualmente coltivano illegalmente e cercano di regolarizzare la loro situazione.