Cannabis in Germania

A rischio la seconda fase della legalizzazione della cannabis in Germania

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Il “secondo pilastro” della Germania, pianificato da tempo, rischia di essere abbandonato dal governo a causa degli attuali ostacoli politici, sia a livello nazionale che europeo.

Con la crescente importanza politica dei partiti di destra nelle elezioni regionali tedesche e l’aspettativa che essi abbiano una voce molto più forte nel governo nei prossimi mesi, la corsa è ora aperta per portare avanti la seconda metà dei piani di liberalizzazione della cannabis.

Nel frattempo, un numero crescente di comuni sta esprimendo interesse a partecipare ai progetti modello che verranno istituiti nell’ambito del secondo pilastro.

Cosa è il secondo pilastro?

Il secondo pilastro, annunciato per la prima volta nell’estate del 2023, è la risposta della coalizione del semaforo al rifiuto della Commissione europea di lanciare un mercato commerciale completo per gli adulti.

Diversi rapporti suggeriscono che la Commissione europea ha informato il governo tedesco che questi piani violerebbero numerose leggi dell’UE, come l’accordo di Shengen, mettendo potenzialmente il Paese sotto la minaccia di una procedura di infrazione.

Gli architetti del progetto di legge hanno quindi proposto due “pilastri” separati che avrebbero raggiunto gli obiettivi principali del progetto senza violare la legge dell’UE.

Il secondo pilastro consentirebbe il lancio di “progetti pilota”, nell’ambito dei quali la vendita libera di cannabis per uso adulto sarebbe autorizzata per un periodo limitato, al fine di studiare scientificamente gli effetti su varie aree, tra cui il mercato nero, la salute e la protezione dei giovani.

Questa strategia è già applicata con successo in Svizzera, dove sono in corso sette progetti pilota in vari Stati.

Qual è lo stato della proposta di legge?

Il progetto di legge, inizialmente previsto per la fine dell’estate 2023, è stato rinviato all’aprile 2024.

Mentre inizialmente si prevedeva che per lanciare il Pilastro 2 sarebbe stata necessaria una legislazione secondaria separata, come Business of Cannabis ha riportato a maggio, ora si prevede che sarà regolamentato nell’ambito dell’attuale CanG Act, il che significa che non sarà necessario approvare una legislazione separata per approvarlo.

Secondo il Capitolo 1, Sezione 2, Paragrafo 4 dell’attuale Cannabis Act, “chiunque voglia possedere, coltivare, produrre, importare, esportare, acquisire, ricevere, consegnare, trasmettere cannabis per scopi scientifici, estrarre cannabinoidi dalla pianta di cannabis o trattare cannabis per scopi scientifici deve ottenere una licenza”.

Nel disegno di legge di aprile, intitolato “Ordinanza sulla responsabilità scientifica dei consumatori di cannabis” (KCanWV), il Ministero Federale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione (BLE) ha designato se stesso come autorità responsabile dell’autorizzazione, del monitoraggio e dell’implementazione dei regolamenti.

Poiché la cannabis non è più considerata un narcotico dall’adozione del primo pilastro, la responsabilità della supervisione dei progetti di modelli di cannabis passerebbe dal BfArM (Istituto Federale per le Droghe e i Dispositivi Medici), che tradizionalmente si occupa di questioni legate agli stupefacenti, al BLE.

Tuttavia, il Ministero Federale dell’Alimentazione e dell’Agricoltura (BMEL), di cui il BLE è un’agenzia esecutiva, starebbe ancora aspettando un progetto di legge da Karl Lauterbach, l’architetto del progetto e capo del Ministero Federale della Salute (BMG).

Un portavoce del BMEL ha dichiarato che “il progetto di legge deve essere redatto sotto la direzione del Ministero Federale della Salute (BMG)”, aggiungendo che il BMG deve essere contattato per conoscere lo stato del progetto.

L’ufficio di Lauterbach ha detto (e avrebbe detto per mesi): “Il lavoro del governo federale sulla preparazione del secondo pilastro comporta complesse questioni tecniche e legali e richiede un coordinamento tra i ministeri competenti. Questo coordinamento non è ancora stato completato”.

Ates Gürpinar, portavoce per la politica della droga del Partito della Sinistra al Bundestag, ha dichiarato a LTO che “non si aspetta più che la legge sul secondo pilastro venga approvata entro la fine della legislatura”.

Con Lauterbach che suggerisce di sottoporre la legge all’analisi della Commissione Europea in anticipo, un processo che di solito richiede mesi, e con il leader dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU) Friedrich Merz che ha dichiarato la sua intenzione di ritirare la legalizzazione della cannabis se il suo partito vincerà le prossime elezioni federali, il tempo sembra essere scaduto per la legge.

Supporto dei Länder

All’inizio di questo mese, la città di Wiesbaden ha annunciato la sua intenzione di partecipare a un progetto modello nazionale per sperimentare la vendita di cannabis nelle farmacie.

Il ministro della Salute Milena Löbcke ha firmato una dichiarazione di intenti per sostenere l’iniziativa, sottolineando l’importanza di creare un sistema di vendita legale per contrastare il mercato nero e rafforzare la protezione dei giovani e della salute. Il progetto, che prevede la collaborazione con l’associazione Cannabis Research Germany, sarà supervisionato scientificamente dal Centro di Amburgo per la ricerca interdisciplinare sulle dipendenze.

Wiesbaden si concentrerà sulla sperimentazione della vendita di cannabis nelle farmacie, come parte di un’iniziativa più ampia che coinvolge fino a 25 città in Germania. Per prepararsi al progetto, la città sta creando un “Ufficio di coordinamento della cannabis” e ha già attirato l’interesse di diverse grandi farmacie. Tuttavia, il programma sarà regolato da norme severe.

Nel maggio 2024, uno studio dell’editore tedesco Die Welt ha suggerito che almeno 11 città tedesche stavano considerando di diventare regioni modello per il secondo pilastro, tra cui Brema, Hannover, Bonn, Francoforte, Monaco, Tubinga, Lipsia, Schwerin, Offenbach, Darmstadt e Wiesbaden.

Tuttavia, le città di Norimberga, Friburgo, Aquisgrana, Essen ed Eisenach hanno dichiarato di non voler assolutamente partecipare come regioni modello ai progetti pilota del secondo pilastro.

La proposta di ricerca dovrà essere presentata al Ministero federale dell’Alimentazione e dell’Agricoltura in ottobre.

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